I “piccoli” editori belgi alla sfida con la Francia

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Con l’aiuto delle autorità pubbliche, i piccoli editori belgi si sono uniti per ottenere la distribuzione dei loro libri, dall’inizio dell’anno scolastico, in Francia, Svizzera e Lussemburgo.


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Alain Lallemand


Giornalista presso il dipartimento di Cultura

Di Alain Lallemand

Pubblicato il 11/06/2024 alle 18:27
Tempo di lettura: 2 minuti

VSè senza dubbio “il” Santo Graal, il detonatore che mancava agli editori belgi francofoni di medie dimensioni (meno di due milioni di euro di fatturato annuo): l’accesso ai servizi di un distributore professionale che copre l’intero territorio francese, e permette gli ordini dei librai francesi devono essere onorati il ​​più rapidamente possibile, siano essi a Mentone o a Saint-Jean-de-Luz, a Lille o a Mulhouse.

Insomma, con le loro produzioni belghe al loro attivo, i piccoli editori della Federazione Vallonia-Bruxelles (FWB) potranno attaccare il mercato librario francese, aumentando meccanicamente le loro cifre e i loro margini, attraverso un investimento editoriale qualitativo più impegnativo. questo è certo, ma che in ogni caso si è reso necessario solo sul mercato interno belga.



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