una saga all’ombra dell’ambra – Libération

una saga all’ombra dell’ambra – Libération
una saga all’ombra dell’ambra – Libération
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Il quaderno dei Livres de Libécaso

Una storia tedesca nell’enclave di Könisberg diventata Kaliningrad con “Tutte le vite di Kazimira”.

Nella loro bella casa di famiglia a Königsberg, molto prima che la città diventasse russa con il nome di Kaliningrad, qual è la storia che la piccola Anna chiede prima di andare a dormire? Quella di “castello del re”. E Henriette Hirschberg, sua madre, dice: “C’era una volta un re che desiderava una stanza d’ambra per la sua regina. Questa stanza era destinata ad essere la più bella del mondo. Sì, il più bello del mondo. Una volta ultimato, sembrava un bosco autunnale inondato dal sole…” Il racconto continua e si collega alla realtà storica: quella della moneta offerta nel 1716 allo zar Pietro il Grande dall’allora re di Prussia, una meraviglia scomparsa nel 1945 e da allora replicata.

L’ambra è la materia prima di questa saga che ha portato il suo autore sulle rive del Baltico. Più precisamente nella località di Iantarny dove si trova il più grande sito estrattivo al mondo. In quest’area geografica dai confini mobili a seguito di ribaltamenti storici e dune divoratrici, Svenja Leiber, nata nel 1975 ad Amburgo, installa il personaggio di Kazimira, una femminista inconsapevole. Ciò si rivelerà nel corso della sua lunga esistenza tanto mutevole quanto l’arredamento intorno a lei, ma forte di un’intuizione: la vita delle donne non si riduce alla maternità, alla cucina e al lavoro a maglia, questo sarà quindi ciò che ci si aspettava da lei negli anni Settanta dell’Ottocento avere un solo figlio, tagliarsi i capelli, amare una donna e continuare a mantenere, nonostante l’ostilità circostante, un rapporto animista con la natura. Quando la incontriamo all’inizio del libro, è giovane, sposata con Antas, un pescatore amorevole e di mentalità aperta. Eppure Kazimira “ricade continuamente nelle sue oscure e irrequiete meditazioni, senza contenuto tangibile o scopo chiaro. L’unica cosa che gli sembra certa è che tutto ciò che sazia gli altri non fa altro che stuzzicare la sua fame”.

Terra desolata dalla miniera

Fondata dagli Hirschberg, viene presto aperta una miniera di ambra. Tutte le vite di Kazimira è anche la storia di un’avventura industriale alla quale Antas partecipa. Dopo il storia di successo ambra, Svenja Leiber offre uno spaccato dell’ascesa dell’antisemitismo e della prima guerra mondiale. Le generazioni vanno e vengono e Kazimira è ancora lì, retta e solitaria. Bellissime le descrizioni dell’asprezza dei paesaggi marini e delle terre desolate della miniera. Il libro è diviso in due parti, “Blue Earth” dal nome del substrato geologico da cui viene estratta la preziosa resina e “Wild Earth”, dedicata al Terzo Reich. Quando anche la pronipote post-sovietica Nadia cerca una vita migliore, andarsene sembra la soluzione migliore. Troppe voci fantasma si sentono a Iantarny, la città dell’ambra ma anche di un massacro di deportati ebrei, fucilati nel mare gelido, durante la debacle tedesca del 1945.

Svenja Leiber, Tutte le vite di Kazimira. Tradotto dal tedesco da Matthieu Dumont, Belfond, 320 pp., € 22,50 (ebook: € 14,99).

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