7 thriller stranieri per staccare la spina prima dell’estate

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Dai casinò di Las Vegas ai sentieri degli Appalachi, passando per le doline sarde, un’isola svedese, le nebbie di Parma e le zone nautiche di Barcellona, ​​questi sette thriller dalle trame solide ci offrono, lungo il percorso, il fascino di un cambio di scenario. Alcuni sono scritti da scrittori affermati come Don Winslow, per il quale questo è il romanzo definitivo, Camilla Läckberg, che riporta in vita l’eroina Erica Falck che ha fatto la sua reputazione, o RJ Ellory, che ritorna nelle profondità degli Stati Uniti come nella sua opera di punta “Only Silence”. Altri sono firmati da nuovi arrivati ​​​​nella letteratura che ci seducono con i loro approcci originali. Il britannico Matthew Blake sfrutta così la sua passione per le neuroscienze e per Agatha Christie e rivisita abilmente la leggenda di Anna O, che fu la prima paziente di Freud.

Il nido del cuculo di Camilla Läckberg: ritorno vincente a Fjällbacka

Pensavamo che le avventure della scrittrice-investigatrice Erica Falck e del marito poliziotto Patrik Hedström fossero finite, ma tornano in questa undicesima opera della saga di Fjällbacka. La trama inizia come in “Cyanide”, un modesto thriller natalizio in cui Camilla Läckberg interpretava Agatha Christie, raccontando un omicidio commesso a porte chiuse su una piccola isola tagliata fuori dal resto del mondo dalla tempesta.

Questa volta è su una splendida isoletta privata della costa occidentale che troviamo un fotografo assassinato nella sua galleria alla vigilia di una mostra faro in cui intendeva regolare i conti con il passato. L’omicidio è avvenuto a due passi dal luogo in cui la potente coppia Bauer festeggiava il suo cinquantesimo anniversario di matrimonio con i loro amici del jet set. La stampa si scatena perché i potenziali colpevoli sono famosissimi. Hennig Bauer stava per ricevere niente meno che il Premio Nobel per la Letteratura.

Dietro la sua indagine mozzafiato con molteplici colpi di scena, Camilla Läckberg dipinge un quadro distratto di “ la crème de la crème della vita culturale e artistica svedese “. Ci divertiamo a scoprire le cose che ha in comune con Erica. Entrambi sono scrittrici di successo disprezzate per la loro letteratura commerciale, madri non più così giovani sopraffatte dalla giovane prole, mogli traboccanti di affetto per il proprio coniuge, appassionate di moda combattute tra il desiderio di apparire in abiti esuberanti e la necessità di vestirsi in modo più appropriato per condurre la propria vita. vite estremamente attive. Era da diversi anni che non vedevamo la regina del thriller scandinavo così in forma…

Tradotto dallo svedese da Susanne Juul e Andreas Saint-Bonnet, Actes Sud Actes Noirs, 320 pagine, 22 euro. Rilasciato il 5 giugno

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Città sotto le ceneri di Don Winslow: Endgame in Las Vegas

Danny Boy è tornato per questa parte finale della trilogia sulla mafia di Don Winslow, che è anche il suo ultimo romanzo. L’autore sta ora abbandonando la letteratura per dedicarsi all’attivismo politico anti-Trump. In “City in Flames”, dieci anni fa, Danny Ryan lasciò la sua città natale nel Rhode Island con il figlio di 18 mesi per sfuggire alle bande. In “City of Dreams”, ha cercato di ricostruire la sua vita a Hollywood e si è innamorato di una star del cinema. In quest’opera, ecco l’eroe che vive a Las Vegas con il suo piccolo Ian.

Ha utilizzato i suoi fondi non sempre molto chiaramente guadagnati per acquistare un vecchio casinò e trasformarlo in un complesso di lusso in cui il servizio conta tanto quanto il gioco, è azionista di due stabilimenti e si appresta a rilevarne un terzo, il Lavinia, sotto la barba del suo principale rivale. Potrà così controllare l’ultima prestigiosa location ancora disponibile sulla Strip. La vita sembra essere finalmente girata a suo favore, anche sul piano sentimentale: Danny intrattiene una relazione del tutto soddisfacente con una donna, giustamente chiamata Eden, terapista e insegnante che non vuole né il suo potere né i suoi soldi. Si incontrano lunedì, mercoledì e venerdì alle 14:00 per scherzi e risate condivise. Ma il passato gangsteristico di questo Enea contemporaneo lo raggiungerà, naturalmente, per chiudere brillantemente la sua epopea liberamente ispirata alle tragedie antiche.

Senza rinnovarsi né davvero sorprendere, Don Winslow firma qui un solido addio alle lettere, mescolando moltissimi (troppi?) numerosi dialoghi con alcune sanguinose scene di regolamento di conti. Abbastanza, senza dubbio, per soddisfare i suoi fan incondizionati.

Tradotto dall’inglese (Stati Uniti) da Jean Esch, Harper Collins Noir, 518 pagine, 22,90 euro.

La strategia della lucertola di Valerio Varesi: Perduti nella nebbia di Parma

Parma non è mai stata così fredda e nebbiosa come in questa nona opera delle indagini di Soneri pubblicata in francese da Agullo. Il capoluogo dell’Emilia-Romagna, vera protagonista di questa serie dal fascino molto atmosferico, è ricoperto da uno spesso manto di neve che non riesce a nasconderne i difetti. Corruzione di funzionari eletti, traffico di droga, tensioni politiche: siamo lontani dall’idilliaca destinazione di vacanza per turisti desiderosi di cultura e gastronomia.

In prima linea tra i ribelli, il commissario Soneri cerca di soffocare la sua rabbia contro un sistema marcio e la nostalgia per un’epoca passata conducendo le sue indagini nel modo più etico e indipendente possibile. Questa volta si confronta con tre eventi che non sembrano collegati a priori: strani suoni uditi dagli abitanti del fiume, la morte sospetta di un vecchio affetto da amnesia in un ospizio locale e la scomparsa del sindaco della città sulle piste da sci ha accompagnato una colonia di adolescenti nella speranza di aumentare la sua popolarità. L’indagine consentirà ovviamente di stabilire collegamenti tra i tre dossier e rivelerà una diffusa corruzione di violenza e modernità senza precedenti nella regione. Per fortuna il poliziotto può contare sul rapporto sereno con la bella Angela e sulla cucina locale per non cedere alla disperazione. Una buona annata per gli affezionati lettori di Varesi (40.000 a puntata) nonostante le numerose lunghezze legate a dialoghi troppo moralistici tra i protagonisti.

Tradotto dall’italiano da Florence Rigollet, Agullo, 352 pagine, 22,90 euro.

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La settima luna di Piergiorgio Pulixi: riti macabri in Italia

Parziale ritorno alle fonti (sarde) per questa terza inchiesta di Eva, Mara e Strega. Il vicequestore divenuto star della polizia e dei media dopo la terrificante vicenda del Dentista e il duo di investigatori tanto dissimili quanto inseparabili festeggiano nella cornice paradisiaca del Supramonte la fine del loro purgatorio dopo l’indagine punitiva interna a cui sono stati sottoposti . Stanno per unirsi a un’unità d’élite dedita ai crimini violenti con una dimensione seriale quando una telefonata li riporta a una realtà oscura. In un parco del Ticino devastato dal maltempo è stato ritrovato il corpo di una giovane donna sgozzata come un agnello e vestita con una maschera rituale. Il modus operandi ricalca quello della prima relazione tra Eva e Mara anche se i colpevoli vengono scagionati: una è morta e l’altra in carcere. A chi piace ricordare loro questo trauma originale e perché?

Pulixi descrive meravigliosamente l’Italia in tutte le sue sfumature regionali, provando un grande piacere nel mettere in bocca ai suoi protagonisti una profusione di espressioni siciliane, venete o sarde. L’indagine è condotta molto bene e i suoi personaggi acquisiscono profondità ad ogni episodio.

Tradotto dall’italiano da Anatole Pons-Reumaux, Gallmeister, 528 pagine, 25,90 euro.

A nord del confine di RJ Ellory: The Enemy Brothers of Appalachia

Ritorno nelle profondità degli Stati Uniti per RJ Ellory. Dopo una riuscitissima deviazione nell’estremo nord-est del Canada in “Una stagione di ombre”, il romanziere britannico di Birmingham torna al suo primo amore descrivendo una piccola comunità della Georgia appartata ma non sufficientemente isolata dal resto del mondo. mondo per sfuggire a traffici di ogni genere.

Victor Landis regna lì come uno sceriffo solitario e onesto. Dalla morte della moglie si è dedicato al lavoro senza mantenere i legami con la restante famiglia. Un litigio con il fratello Frank, anche lui sceriffo ma residente nel vicino stato del Tennessee, lo spinse a chiudersi in se stesso. Quando il corpo di quest’ultimo viene ritrovato in aperta campagna in circostanze che non fanno pensare ad un semplice incidente stradale, Victor va ad indagare sul posto. Scopre che suo fratello aveva un’ex moglie e una figlia piccola che vorrebbero capire cosa sia successo a suo padre.

Chi era arrabbiato con lui? In che affari era coinvolto? Qual era la natura dei suoi rapporti con loschi informatori locali? Atmosfere cupe e opprimenti, accattivanti descrizioni della natura, viaggio straziante nel cuore degli Appalachi, divagazioni filosofiche, narrazione lenta: senza raggiungere il livello di “Only the Silence”, “North of the Border” piacerà agli appassionati di storie potenti americane.

Tradotto dall’inglese da Fabrice Pointeau, Sonatine, 496 pagine, 24 euro.

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Malart di Aro Sainz de la Maza: c’era una volta un poliziotto a Barcellona

Lo abbiamo imparato nelle sue precedenti avventure: all’ispettore Milo Malart piace nuotare, in particolare a Barceloneta. Ma il poliziotto più ribelle di Spagna potrebbe fare a meno del suo attuale bagno in mare. Eccolo gettato dal ponte di uno yacht, drogato, che galleggia in balia delle onde notturne, indifeso e incapace di muoversi.

Cosa ci faceva su questa lussuosa barca alla deriva senza equipaggio a poche miglia dalla costa di Barcellona, ​​trascinando i cadaveri di una delle coppie più ricche del paese? Malart nutriva da anni rancore nei confronti di queste figure del jet set politico-finanziario che considerava pericolosi psicopatici. Li stava rintracciando all’insaputa dei suoi superiori per cercare di dimostrare la loro colpevolezza nella scomparsa di sette giovani. Lo yacht è saturo del suo DNA e lui non risponde alle chiamate dei colleghi. Tutto travolge il poliziotto ma la sua compagna di squadra, la subispettore Rebeca Mercader, non riesce a credere al suo coinvolgimento nel duplice omicidio. Ha 60 ore per scagionarlo e trovare il vero assassino dello yacht, che sta sfuggendo alle telecamere di sorveglianza.

Ancora una volta, l’autore di “Il boia di Gaudì” si diverte a denunciare i potenti ma riesce a rinnovarsi concentrandosi sulla personalità tormentata del suo eroe, sui suoi traumi infantili, sul suo modo di pensare unico e soprattutto sui suoi rapporti ambigui con i suoi colleghi quelli femminili.

Tradotto dallo spagnolo da Serge Mestre, Actes Sud, 432 pagine, 23,50 euro

Anna O di Matthew Blake: l’assassina londinese addormentata

Il nome Anna O ti dice qualcosa? Ciò non sorprende poiché si trattava dello pseudonimo della prima paziente di Freud, Bertha Pappenheim, curata per le sue allucinazioni ed episodi di sonnambulismo. Sotto la penna di Matthew Blake, Anne O diventa un personaggio contemporaneo, proveniente da una grande famiglia britannica e un’aspirante giornalista. È in uno stato di sonno profondo da quattro anni dopo aver lasciato un terrificante messaggio WhatsApp ai suoi genitori: “ Mi dispiace, penso di averli uccisi” accanto ai resti insanguinati dei suoi migliori amici.

Sospettato numero 1 di questo duplice omicidio che affascina il pianeta, il sonnambulo viene trasferito nel reparto di uno specialista del sonno, il dottor Benedict Prince. Ha il compito di svegliarla in modo che possa finalmente essere giudicata. Il praticante, che assomiglia al Principe Azzurro, somministra diversi stimoli sensoriali alla Bella Addormentata per farle aprire gli occhi, in senso letterale e figurato: riuscirà a renderla consapevole degli eventi che ha causato? Appassionato di neuroscienze e di Agatha Christie, lo scrittore britannico esordiente crea una suspense formidabile, molto ben alimentata dalle sue conoscenze mediche. Con le sue false piste e i suoi personaggi tormentati, ci conduce magistralmente fino al finale del tutto inaspettato.

Tradotto dall’inglese (Regno Unito) da Laure Porché, Buchet Chastel, 528 pagine, 23 euro

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