“I Nomadi”: un libro molto trendy, purtroppo lontano dall’essere all’altezza del suo ottimo argomento

“I Nomadi”: un libro molto trendy, purtroppo lontano dall’essere all’altezza del suo ottimo argomento
“I Nomadi”: un libro molto trendy, purtroppo lontano dall’essere all’altezza del suo ottimo argomento
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Sono purtroppo numerosi e colpiscono sostanza e forma.

Il signor Sattin è inglese, come tutti sanno. Gli inglesi sono allergici alle nostre presentazioni cartesiane e al nostro sacrosanto progetto universitario in due parti; un amico inglese ci ha detto: “Ma come si fa a stabilire un piano in due parti quando si hanno tre idee? »Il signor Sattin ne ha più di cento, il che regala non capitoli ma una serie di capsule, sicuramente interessanti ma senza una struttura precisa, nemmeno cronologica perché spesso si salta da un’epoca all’altra con flashback sempre più difficili da seguire.

Confessiamo che il lettore che non conosce la storia delle regioni citate si perde abbastanza presto, tanto più che in appendice non è presente alcuna tabella che permettesse di orientarci rispetto ai fatti più noti accaduti nella nostra zona. geografico.

Ad esempio, gli episodi sull’Impero Romano d’Oriente inseriti nel racconto di un tempo in cui non era ancora stato creato, la parentesi sulla storia degli arabi e di Ibn Khaldoun in mezzo alle vicende più recenti, le divagazioni sull’industriale rivoluzione… farci perdere l’orientamento.

Il signor Sattin è ancora inglese: fuori dal Regno Unito non c’è salvezza. I suoi riferimenti sono esclusivamente britannici, fino alla caricatura. Il più grande filosofo non è né Kant né Spinoza, ma Francis Bacon. Fu un inglese a decifrare la scrittura cuneiforme (per la cronaca era un tedesco). Vengono ignorate opere fondamentali sugli imperi nomadi come quelle di René Grousset ma ci vengono riservate tre pagine su Vita Sackville-West il cui unico merito sembra essere quello di aver assistito con il marito ambasciatore all’incoronazione dello Scià di Persia. Il museo più antico del mondo è il British Museum, ecc.

Questa visione egocentrica si accoppia con il sempre più consueto prechi-precha della correttezza politica alla moda. Tralasciamo di tanto in tanto l’uso della scrittura inclusiva (sospetteremo piuttosto il traduttore), ma assolviamo Tamerlano dai suoi crimini di massa (90.000 teste mozzate durante la presa di Baghdad nel 1401, disposte in 120 torri!) sulla base che ha accettato la differenza religiosa mentre l’Occidente soffriva l’Inquisizione, sostenendo lo stile di vita nomade ritenuto ecologico in contrapposizione all’agricoltura predatoria della natura, che non funziona.

C’è da dire che il libro si conclude, dopo le solite diatribe sulla colonizzazione, sotto il patrocinio del caro Thoreau e perfino del movimento radicale Extinction Rebellion (sì). Voltaire scrive a Rousseau: “Ha la sensazione di camminare a quattro zampe quando si legge la tua opera”.

Il signor Sattin non esita a parlare dell’Impero Mongolo democrazia certamente limitata”(sì). In una certa misura, il poligamo Gengis Khan che diffuse il suo DNA nel vasto mondo sarebbe stato femminista. Non siamo lontani da ciò poiché la spedizione di sterminio del clan che aveva rapito la sua fidanzata viene paragonata… alla guerra di Troia!

Abbiamo anche il diritto di trovare incongrue in un libro di storia con tali ambizioni pagine personali in cui l’autore raffigura se stesso nell’accampamento di sera nel deserto, passaggi che sono più affini al giornalismo. gonzo che è favorito dagli anglosassoni; il record è raggiunto dal disegno intervallato al centro dell’opera da motivi di oggetti o tappeti piuttosto estetici e interessanti, del “mio cane Sacha che gioca sulla spiaggia di Winchelsea nel Sussex” (sic).

Passiamo alle note a piè di pagina, tradizionali pepite del lavoro accademico; qui si tratta principalmente di link a siti web. Dal libro al trailer su Internet…

E infine, ultimo, ma non per importanza, non una parola sul popolo nomade per eccellenza, gli Zingari, gli Zingari, i Rom, i Manouches ed altri I viaggiatorila cui storia resta da scrivere e sarebbe affascinante.

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