Aki Shimazaki, Dawn Powell, Claire Marin… La selezione di libri tascabili della settimana

Aki Shimazaki, Dawn Powell, Claire Marin… La selezione di libri tascabili della settimana
Aki Shimazaki, Dawn Powell, Claire Marin… La selezione di libri tascabili della settimana
-

Una scrittura di incredibile delicatezza, l’opera di un romanziere americano elogiato da Hemingway, un sapiente mix di blockbuster e distopia… I nostri suggerimenti della settimana per divorare tascabili.

Pubblicato il 1 giugno 2024 alle 11:30

Leggi nell’app

“Semi”, di Aki Shimazaki

Il libro si apre con un’incertezza, un vacillamento. “Per un attimo mi chiedo dove sono”, mormora il narratore, con quel senso di concisione tipico delle opere di Aki Shimazaki, esperto di frasi brevi, raffinate fino al midollo. L’uomo esprime uno sconcerto che solitamente è costretto a nascondere. Si concede un breve, furtivo inversione di ruoli, perché l’ex impiegato modello non era abituato al disordine e alla confidenza. In una casa di riposo con la moglie malata di Alzheimer, oggi è lui il ricordo, la base, il futuro, con l’obbligo di calma, forza e abnegazione. Solo che la sua facciata liscia si sta screpolando. Tetsuo vacilla di fronte al peggioramento delle condizioni della moglie, la quale crede di essere tornata al tempo dei preparativi per il fidanzamento. Qui è condannato a simulare una giovinezza lontana, pur accettando le involontarie rivelazioni della compagna sulla loro vita passata. —ML

Ed. Babele, €7,40.

“L’Isola Felice”, di Dawn Powell

Ciò che chiamiamo spirito, questa meticolosa e volatile miscela di intelligenza, ironia, vivacità e impertinenza, è il rimedio o il veleno? “Le persone spirituali non possono essere felici, ha scritto Dawn Powell. L’angoscia che ha divorato i loro nervi e li ha lasciati crudi di fronte all’esistenza è la condizione stessa della mente. […]. Il vero spirito può solo spezzare il cuore dell’uomo buono. » Dawn Powell (1896-1965) sapeva meglio di chiunque altro di cosa stava parlando. Romanziere americano, lodato da Dos Passos, da Hemingway, che lo disse “il suo scrittore vivente preferito”, lei era lo spirito stesso. Vicina in questo modo a Dorothy Parker, alla quale viene spesso paragonata e con la quale ha frequentato gli ambienti artistici e mondani di Manhattan, all’Algonquin Hotel e altrove, negli anni Trenta e Quaranta; vicina, ma dotata di talento e ambizione superiori, che la videro eccellere nell’arte del racconto così come in quella del romanzo e della scrittura drammatica. — Na.C.

Ed. La Petite Vermillon – Tavola Rotonda, € 8,90.

“Tupinilândia”, di Samir Machado de Machado

Sotto una copertina colorata, ecco un sapiente mix di blockbuster e distopia. Nel Brasile degli anni ’80, alla riscoperta della democrazia, un ricco industriale decide di costruire segretamente un enorme parco divertimenti in Amazzonia. Il giorno dell’inaugurazione, i soldati nostalgici della dittatura fecero irruzione nel parco e presero trecento ostaggi. I media ignorano l’accaduto. Trent’anni dopo, un archeologo scopre che, tra le rovine del parco, è sopravvissuta una colonia fascista… Samir Machado de Machado qui mescola brillantemente i generi, intrecciando il fascino del romanzo d’avventura e della riflessione politica, viaggiando a volte attraverso ‘una penna un secolo di storia brasiliana un po’ troppo didattico. —HP

Ed. Suite – Métailié, € 14,00.

“Due notti a Lisbona”, di Chris Pavone

Quando si sveglia alle 7:28 nella sua camera d’albergo a Lisbona, suo marito John non è più al suo fianco. Con il passare delle ore, la preoccupazione lascia il posto al panico e Ariel Pryce si perde in una città e in un paese che non conosce. Ha contattato la polizia, poi l’ambasciata degli Stati Uniti, chiamati gli ospedali, ha continuato a cercare disperatamente di contattare suo marito che non ha risposto al telefono o ai messaggi di testo. Alla polizia può comunicare solo le poche informazioni in suo possesso: sposata da poco, sa solo che il marito è un consulente, che ha avuto incontri di lavoro con contatti di cui non conosce l’identità. La recente scomparsa di un americano in un paese come il Portogallo non giustifica ancora l’avvio di un’indagine da parte della polizia, ma quando il rapimento viene dimostrato, con una richiesta di riscatto esorbitante, la domanda della polizia cade improvvisamente: “Sei sicura di sapere chi è tuo marito, signora?” » —GH

Ed. Foglio della polizia, € 10,40.

“Gli inizi”, di Claire Marin

“Noi siamo questa strana specie che inizia la sua esistenza nella certezza della sua prossima fine. Ci sforziamo di imparare ciò che dimenticheremo, amiamo coloro che scompariranno, ci prendiamo cura di coloro che svaniscono. » Le parole appropriate di Claire Marin toccano il cuore di ciò che siamo: questa miscela spezzata di fragilità e creatività, precarietà e aiuto reciproco, dipendenza e forza. Per cogliere la ricchezza delle nostre identità, sempre molteplici e spesso paradossali, il filosofo classe 1974, docente nelle classi propedeutiche alle scuole superiori, si interessa ai momenti chiave dell’esistenza, come le malattie, i viaggi, le nascite, i lutti, le rotture, che, ogni volta, influenzano e riconfigurano il senso della nostra vita. Periodi intensi “disorientamento esistenziale”, processi terribilmente banali ed estremamente violenti per tutti. — J.Ce.

Ed. Il Libro Tascabile, €7,70.

-

PREV Phoebe Hadjimarkos Clarke vince il cinquantesimo Inter Book Prize
NEXT Incontro con Anne Lamort – Disertore