Antonine Maillet festeggia il suo 95esimo compleanno pubblicando un nuovo libro e lanciandosi nello slam

Antonine Maillet festeggia il suo 95esimo compleanno pubblicando un nuovo libro e lanciandosi nello slam
Antonine Maillet festeggia il suo 95esimo compleanno pubblicando un nuovo libro e lanciandosi nello slam
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Festeggia quest’anno il suo 95esimo anniversarioe compleanno, la scrittrice Antonine Maillet, figura chiave della letteratura francofona e pluripremiata, offre uno sguardo lucido, divertente e severo alla pandemia in una nuova favola, Re Ovidio XIX. Durante una rara intervista via email, ha accettato di commentare questo lavoro che celebra la sua immaginazione e mostra ancora una volta la sua acuta intelligenza, la sua sagacia e il suo talento di narratrice di storie straordinarie. Alla scoperta di Re Ovidio

Antonine Maillet pubblica Le roi Ovide XIX in occasione del suo 95° compleanno.

© Edizioni Leméac

Condotta sotto la guida del vecchio Ozite, cronista di racconti e leggende a cui nulla sfugge, questa favola dei tempi attuali ha permesso ad Antonine Maillet di riaprire i retroscena delle sue storie immaginarie dal sapore animale.

Il cane Scapin, evidentemente subdolo nella sua persona, lo spericolato Teddy e il piccolo Radi, un bambino dispettoso che non ha paura di nulla, andranno ad affrontare il terrificante Ovidio XIX, re delle foreste che porta nel suo fogliame creature che potrebbero provocare il fine del mondo.

“Il COVID-19 è stato un flagello molto significativo, che ha colpito il mondo intero. Ho pensato di farne un personaggio, perché il COVID rappresentava pericoli terribili e, allo stesso tempo, aveva punti di forza notevoli. I nostri pericoli e i nostri punti di forza sono la vita reale; c’è sempre il Covid-19 che giace dormiente da qualche parte nel mondo”, commenta il famoso scrittore acadiano.

Come è arrivato allora nella sua immaginazione Ovidio XIX, questo mostro-orco-albero pieno di virus? “Durante la mia vita ho letto molto. E ho notato che, in tutte le epoche dell’umanità, ci sono stati i re Ovidio XIX. Ad Acadia, in Quebec, in ogni periodo della mia vita, giovane, bambino, adulto, ho lottato per salvare la bellezza e la bontà. Ne ho conosciuti molti, sosia di questo Ovidio, forti nel denaro, forti nel potere, forti nella gloria…”

Scapin, Teddy e Radi in missione

Ad affrontare il mostro saranno Scapin, Nounours e il piccolo Radi, che non ha paura di nulla. “Radi è il personaggio che mi è più vicino nella mia opera letteraria. Ho preso ispirazione da me stesso per realizzare questo Radi. Il suo vero nome è Radegonde, che ho abbreviato in Radi. Poiché il nome Antonine viene spesso abbreviato in Tonine. Ciò che Radi sta facendo è ciò che avrei voluto fare io”.

Ad Antonine Maillet piace molto il personaggio di Ozite, il narratore di storie e leggende “senza età e senza pregiudizi”. “Mi piace molto il vecchio Ozite. Appartiene all’intimo di chi ha fondato la letteratura, di chi crea, ma con una personalità più forte degli altri. Quando mi sono chiesto “Posso fare questo, posso osare quello?”, ho consultato Ozite. Avevo bisogno di qualcuno più forte di me dentro di me.

Nel cuore del mocauque

I personaggi partono alla scoperta dei misteri della foresta. Antonine Maillet utilizza nel testo la parola acadiana mocauque (un tipo di cespuglio) per descrivere questo territorio.

“Amo il bosco, sono nato tra il bosco e il mare, e queste due forze mi hanno aiutato a crescere, mi hanno fatto scoprire la grandezza della vita. La foresta è piena di vita, è fitta, benevola e pericolosa allo stesso tempo. Pieno di odori, colori, forme fisiche diverse. Ad Acadia viviamo nella natura”.

Re Ovidio XIX

Antonina Maillet

Edizioni Leméac

Circa 136 pagine

  • Antonine Maillet ha appena festeggiato il suo 95esimo compleannoe compleanno.
  • È una scrittrice, drammaturga, saggista.
  • È una figura notevole nella letteratura francofona.
  • Ha ricevuto il Premio Goncourt nel 1979 per Pélagie-la-Charrette.
  • È autrice di una quarantina di opere di narrativa che hanno dato vita a personaggi indimenticabili come La Sagouine.
  • Nel 2021 ha ricevuto la medaglia di Commendatore dell’Ordine della Legione d’Onore.

“Il vecchio Ozite, cronista di racconti, favole e leggende che risalgono alla notte dei tempi, quel giorno conobbe una ragazzina divertente, curiosa, ficcanaso e intraprendente che viveva intensamente dalla mattina alla sera alla mattina, come se fosse appena arrivata a il mondo. Per lei non c’era un minuto da perdere.

Il suo nome era Radi, soprannome o sottonome, diminutivo di Radegonde. Ra-de-gonde, immagina! un nome lungo quanto lo strascico di una sposa per un neonato!

“Taglia, taglia”, avrebbe gridato il sacerdote che presiedeva il battesimo, “togli via quella sillaba in più”.

– Antonine Maillet, Re Ovidio XIXEdizioni Leméac

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