la caduta del cacciatore di sogni

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Nétonon Noël Ndéjékéry. JOAO CARDOSO

“L’angolo cieco dei sogni”, di Nétonon Noël Ndjékéry, La Contre Allée, 112 pag., 9,50 €, digitale 6 €.

Le storie appartengono al narratore. Lo sa Nétonon Noël Ndjékéry, lui che da bambino si lasciava cullare dalle favole che circolavano nella comunità di Ngambay. L’autore, nato a Moundou, nel sud-ovest del Ciad, nel 1956, ha riunito questi tesori di saggezza, intrisi di umorismo e serietà, nella raccolta La bufaga sulla gobba dello zebù (L’editoria Quilombo, 2022). I racconti irrigano tutto il suo lavoro, in particolare Felicemente nel bush E Non c’è arcobaleno in cielo (Hélice Hélas, 2019 e 2022). Forniscono un tono amaro e divertente alla prosa contorta di Ndjékéry, che oscilla tra il racconto tradizionale e filosofico e le storie incastonate del XVIII secolo.e secolo. Ambientati in Ciad o in Svizzera, dove vive da quarant’anni, i suoi ultimi due romanzi esaminano la storia delle origini attraverso le sconfitte dei giovani.

All’inizio di Il punto cieco del sogno, Bertrand Nef, studente dell’Ecole Polytechnique de Lausanne, prende il sole mentre pensa al progetto della sua vita: un acchiappasogni elettronico. Nessuna questione di Chad qui. Innanzitutto supponiamo che, attraverso le disavventure di questo eroe, “Il Grand Manitou dei cacciatori di sogni”, lo scrittore si fa da parte con questo breve romanzo, per soddisfare la sua passione per la scienza – è matematico di formazione. Non è così. Questo Bertrand Nef, originario di Pompaples, nel cantone di Vaud, cresciuto nel mito della superiorità svizzera e nell’amore per un Paese dove tutto è “pulito in ordine”appartiene alla stessa famiglia dei Bendiman Solal diFelicemente nel bush : quello degli eroi che emergono dall’infanzia quando scoprono che i gesti dei loro antenati e la storia nazionale sono pieni di insidie.

Anche suo nonno Andréas ha fatto lo stesso. Plagio di un discorso di JF Kennedy (“Tu che, come me, sei svizzero, non chiederti cosa può fare per te il tuo Paese”…), ferì suo figlio volendo riportare l’impresa di tiro con l’arco di Guglielmo Tell all’ovile svizzero. Tuttavia, “ci sono valori supremi, il patriottismo in particolare, la cui difesa giustifica una certa cura della verità”sostiene il padre di Bertrand Nef.

Abbandonato dai suoi antenati

Niente più divagazioni nazionaliste a suon diInno vodese E Cantico svizzero. Lo studente viene rilasciato dai suoi antenati e affidato ai suoi sponsor, Guy e Luc Gonthier de la Rhubarbe. Allergico a “cocorico” poiché uno dei suoi antenati fu torturato sotto Luigi XVI, dovette stringere un patto con questi francesi estremamente ricchi. Guy e Luc ribattezzano il registratore dei suoi sogni “iDreams”in omaggio a Steve Jobs, il fondatore di Apple, per poi capitalizzare le sue opportunità nel settore del suicidio assistito.

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