Jan Carson e le sue notizie divertenti

Jan Carson e le sue notizie divertenti
Jan Carson e le sue notizie divertenti
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Fino ad allora, abbiamo avuto la possibilità di incontrare la prosa speziata e dalle sfumature soprannaturali di Jan Carson in grandi formati (I Lanciafuoco e la collisione di due padri tesi durante un’estate torrida; I rapimenti e la sua epidemia che decima i bambini determinati ad avere ancora voce – dall’oltretomba – nel capitolo).

Scoprirla come scrittrice di racconti significa tuffarsi in un pacchetto di sedici prelibatezze ancora più crudelmente divertenti, sapide con il suo acuto senso di osservazione e un gusto per le leggende metropolitane o i personaggi contorti (come Vittorio Soda). Alcuni bambini che incontriamo (come Caroline de Caravanconvinta che dopo un po’ di lavoro estivo, avrà uno spazio tutto suo) sono coloro che torneranno a tormentare Ballylack (città immaginaria) nel secondo romanzo dell’autrice.

Se le creature gelatinose morte invadono il giardino del narratore di Medusasono soprattutto il segno palpabile e appiccicoso del lutto che la sua coppia sta attraversando, gravata dal senso di colpa. Ricorderemo a lungo anche l’Andrea di Tutti contro tuttipadre per una volta costretto a portare i suoi due figlioletti in un parco divertimenti troppo stimolante e che, nel vortice di uno scivolone, finisce per pentirsi di aver accettato – per accontentare la moglie – di allevare i suoi figli in queste terre che considera feroce, piuttosto che a Londra.

In Di solito le persone lanciano semplicemente mattonieccoci nella rete dei pregiudizi sull’Irlanda del Nord da parte di un giornalista poco etico, venuto a indagare sulla foto di un bambino in fiamme durante una rivolta. Un’ulteriore garanzia che, sia nel breve che nel lungo, Jan Carson padroneggia meravigliosamente il punto di incandescenza.

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