Lo chef Hugo Roellinger svela il suo primo libro culinario e risponde alla nostra intervista sul cibo

Lo chef Hugo Roellinger svela il suo primo libro culinario e risponde alla nostra intervista sul cibo
Lo chef Hugo Roellinger svela il suo primo libro culinario e risponde alla nostra intervista sul cibo
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Fervente difensore della cucina stagionale, locale e sostenibile, Hugo Roellingersegue le orme del suo illustre padre a Cancale. Fortezza bretone in cui questo clan di capi gettò le basi Case di Bricourt. Una moltitudine di indirizzi pensati per e dai buongustai, in tutta la regione, che vanno dal ristorante gourmet (IL Crostacei)passando per le camere degli ospiti (Azienda agricola Di Sfogo)un bistrot, un negozio di spezie o anche una gelateria a Dinard. Approfittando dell’inizio dell’anno scolastico 2024, svela un nuovo libro, intitolato Corrispondenzache cattura il suo intero universo culinario. L’opportunità di imparare un po’ di più. Incontrare.

Il libro “Corrispondenze” dello chef Hugo Roellinger

L’intervista gastronomica allo chef Hugo Roellinger

Il tuo primo ricordo culinario?

Hugo Roellinger. Piccole solette pescate nella baia (di Cancale dove sono cresciuto) e rosolate nel burro. Un pasto che consumavo regolarmente da piccolo sopra il ristorante dei miei genitori, Le Bricourt.

Una ricetta che caratterizza bene la tua famiglia?
Un’aragosta al cacao, vino sherry e tre peperoni. È un piatto che racconta l’avventura marittima di un Cancalais, dell’inizio del XVIII secolo, di nome Sieur de la Touche de la Ravardiere. Questo è l’unico piatto di mio padre che preparo ancora. È in carta da 35 anni, pur rimanendo in continua evoluzione. Segna un vero e proprio ponte tra passato e presente.

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