“Se il tuo lavoro è scrivere libri, ti renderanno l’unico proprietario del tempo della tua vita”

“Se il tuo lavoro è scrivere libri, ti renderanno l’unico proprietario del tempo della tua vita”
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Le Goncourt 2019 analizza con il suo consueto talento la nevrosi di un uomo solitario in un mondo annegato nella pioggia, che si confida sia con il suo psicologo che con un’intelligenza artificiale, in L’origine delle lacrime.

Signora Figaro. – Qual è l’origine di L’origine delle lacrime ?
Jean-Paul Dubois. – Non ho mai un progetto stabilito quando scrivo un libro. A volte un evento banale fa scattare l’idea, l’inizio di una storia. Così, il giorno in cui sentii nell’autoradio di mio padre, nel 1961, l’annuncio della morte in un incidente aereo di Dag Hammarskjöld, segretario generale delle Nazioni Unite, associato ad altri ricordi più personali, è all’origine di questo romanzo. Una volta esistente questo nucleo, altre “particelle”, già passate attraverso il setaccio della memoria, si aggregheranno per affinità e magnetizzazione attorno a quello che è ancora solo un caos illeggibile. Eppure, alla rinfusa, la memoria si è riordinata e comincia a esistere un piccolo mondo, lo psichiatra, il padre, il parricida, l’intelligenza artificiale, i sacchi per cadaveri, i cani, pochi uomini e tanta acqua. Tocca a me, allora, sedermi al tavolo e costruire in trentuno giorni (perché questa è la regola) un universo all’interno del quale la vita deve poter venire, andare e circolare al punto che noi la sentiamo davvero in movimento.

L’acqua è il filo conduttore del romanzo…
L’acqua è il filo conduttore di tutte le cose. Noi stessi siamo contenitori d’acqua. Lei vive in noi. Nel libro, lei è senza dubbio il ruolo secondario nel film. Uso la parola “film” di proposito. Perché l’idea è che lo vediamo, lo sentiamo, lo sentiamo. Che finiamo per abituarci a una pioggerellina polverosa come la brutalità di un acquazzone. Negli anni ’80 Lars von Trier realizzò il suo primo film, intitolato Elemento del crimine e che inizia al Cairo. Un europeo è sdraiato sul lettino di uno psicanalista, al quale parla di un’Europa allagata, annegata sott’acqua. E vediamo i cadaveri dei cavalli trasportati dai fiumi. E dice: “Acqua, acqua ovunque, nemmeno una goccia da bere. (Acqua, acqua ovunque, non una goccia da bere.)” Quarant’anni dopo, la mia memoria, senza che lo chiedessi, mi ha riportato alla mente queste immagini. E il mio “film” potrebbe iniziare. Dalla prima pagina ha cominciato a piovere sul libro.

Cosa ti ha reso uno scrittore? ?
Se il tuo lavoro è scrivere libri, e se poi la fortuna ti “colpisce” davvero, essi ti permetteranno di svegliarti quando non hai più sonno, di scrivere storie quando vuoi e soprattutto ti renderanno unico proprietario. della tua vita.

Non ho mai un piano prestabilito quando scrivo un libro

Jean-Paul Dubois

Come in molti dei tuoi romanzi, l’eroe si chiama Paul…
Tutti i miei libri sono scritti in prima persona e Paul fa sempre la voce fuori campo. Sottoscrivo quindi, per metà del mio nome, tutti i difetti, le turpitudini e gli altri pregi di queste storie. A differenza di Paul, Jean ha sempre scelto di rimanere nell’armadio. Ma sul serio, chi spera di prendere in giro?

L’origine delle lacrimedi Jean-Paul Dubois, Éditions de l’Olivier, 256 pag., 21€.
Dipartimento Stampa

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