l’essenziale
Invitato nell’ambito di una grande giornata di solidarietà con Israele, il filosofo Bernard-Henri Lévy ha presentato il suo ultimo libro, “La solitudine di Israele”.
“Israele è minacciato nella sua stessa esistenza. Dobbiamo schierarci al suo fianco”, spiega con calma Bernard-Henri Lévy guardando il suo pubblico. Il filosofo è stato invitato a Tolosa, domenica 7 aprile, nell’ambito di una “grande giornata di solidarietà con Israele e di sostegno agli ostaggi detenuti a Gaza” che ha riunito quasi 800 persone secondo il Consiglio di rappresentanza delle istituzioni ebraiche di Francia (Crif) . Era presente anche il prefetto dell’Alta Garonna e dell’Occitania, Pierre-André Durand.
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In piedi sul palco, di fronte a un vasto pubblico, Bernard-Henri Lévy ha presentato anche il suo ultimo libro, intitolato “La solitudine di Israele”, in cui sostiene l’operazione militare a Gaza in risposta all’attacco terroristico del 7 ottobre 2023. Ha trascritto le testimonianze raccolte durante il suo viaggio in Israele, all’indomani della strage perpetrata durante un rave party a pochi chilometri dalla Striscia di Gaza.
“Siamo al culmine dell’orrore e la comunità internazionale reagisce con un sostegno minimo. Le cinque potenze più offensive contro la democrazia – Iran, Qatar, Turchia, Russia e Cina – sono schierate dietro Hamas, piccolissime”, assicura l’uomo di lettere.
“Sto attraversando un periodo difficile”
Il suo arrivo nella Città Rosa è avvenuto con la massima discrezione. Secondo le informazioni raccolte dalla Dépêche du Midi, Bernard-Henri Lévy si è recato all’Espace du Judaïsme, dove ha avuto luogo l’incontro, a bordo di un’auto blindata. Sette guardie del corpo hanno garantito la sua sicurezza, come durante la sua visita alla Grande Sinagoga di Marsiglia. A causa delle sue posizioni sull’attuale conflitto tra Israele e Palestina, il filosofo ha ricevuto minacce di morte, sui social network, per posta o scritto sui muri della Grande Sinagoga di Marsiglia: “BHL, pagherai per il genocidio”.
La BHL ha comunque insistito per andare a Tolosa. “Sto attraversando un periodo difficile. Non ho il gusto del martirio, ma so che possiamo vincere. Combattività, speranza… La partita è lungi dall’essere persa”, proclama al pubblico. L’incontro si è concluso con fragorosi applausi e una sessione di firme.