Domenica l’esercito israeliano ha affermato di aver colpito negli ultimi due giorni più di un centinaio di “obiettivi terroristici” nella Striscia di Gaza, dove è in guerra da quasi 15 mesi con il movimento islamico palestinese Hamas.
“L’aviazione ha colpito più di 100 obiettivi terroristici in tutta la Striscia di Gaza ed ha eliminato dozzine di terroristi di Hamas” venerdì e sabato, ha annunciato in una nota.
L’esercito ha anche affermato di aver colpito negli ultimi giorni diversi siti utilizzati dai combattenti palestinesi per lanciare proiettili verso Israele.
Secondo dati del ministero della Sanità di Hamas a Gaza, ritenuti attendibili dall’ONU, nell’arco di 24 ore, da venerdì a sabato, sono state uccise almeno 59 persone.
Mercoledì il ministro della Difesa israeliano Israel Katz ha minacciato di intensificare gli attacchi sul territorio palestinese se Hamas avesse continuato a lanciare razzi nel suo paese.
Israele afferma di essere stato preso di mira quasi quotidianamente da più di una settimana, anche se gli spari sono meno frequenti rispetto all’inizio della guerra, innescata da un attacco senza precedenti di Hamas sul suolo israeliano il 7 ottobre 2023.
Questa intensificazione dei combattimenti avviene mentre in Qatar sono ripresi i negoziati indiretti tra Hamas e Israele in vista di un accordo per il cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi detenuti a Gaza.
Nonostante gli intensi sforzi diplomatici condotti sotto l’egida del Qatar, dell’Egitto e degli Stati Uniti, nessuna tregua è stata conclusa da quella di una settimana, avvenuta alla fine di novembre 2023.