I due abitanti di Namur sopravvissuti al naufragio nel Mar Rosso in Egitto sono sopravvissuti rimanendo 35 ore in una bolla d’aria. Mercoledì, in un video postato sui social network, hanno raccontato il loro trauma. In particolare hanno avuto difficoltà con l’assicurazione che non ha fatto direttamente tutto il possibile per riportarli indietro.
Questo giovedì mattina la notizia è buona per Lucianna e Christophe, scampati alla morte dopo l’affondamento della “Sea Story” in Egitto. “Potremo tornare in Belgio. Ieri mattina, secondo me, ho avuto qualcuno del call center che forse ha risposto in modo un po’ robotico, chiedendo se avevamo un’emergenza medica, se eravamo feriti. Non eravamo Non eravamo molto feriti, quindi hanno detto che non potevano rimpatriarci, ma la cosa si è risolta molto rapidamente.”confida Christophe.
Questa mattina i Namurois sono arrivati al centro per l’immigrazione in Egitto con i loro passaporti temporanei. “Dobbiamo mettere un timbro per poter lasciare il Paese. E a priori non abbiamo ancora una data di ritorno, ma dovremmo rientrare prima di domenica, ci è stato detto, nei prossimi giorni.”
Christophe aggiunge che sono ancora “sotto shock” dopo questa dura prova. “Abbiamo dormito pochissimo per tre giorni. Siamo molto stanchi. Sì, vorremmo avere, sicuramente per il resto, nelle settimane a venire, avere bisogno dell’aiuto di tutti.”
I due belgi “persero tutto” in questo naufragio. “A parte il telefono con cui vi parlo, abbiamo perso tutta la nostra vita su questa barca. Siamo vivi, questa è la cosa principale, ma abbiamo perso tutto ciò che è materiale. Sappiamo che nelle prossime settimane, saremo dovrò occuparmi anche di tutto questo”, conclude Christophe.
naufragio naufragio Egitto sopravvissuti Namurois