Un cervo alimentato forzatamente dai turisti con cibi improbabili subisce un destino assolutamente triste

Un cervo alimentato forzatamente dai turisti con cibi improbabili subisce un destino assolutamente triste
Un cervo alimentato forzatamente dai turisti con cibi improbabili subisce un destino assolutamente triste
-

Callum, un cervo rosso familiare ai visitatori di Beinn Eighe a Torridon, sulla North Coast 500, era diventato una celebrità locale, dice Partita di Parigi. La sua maestosa presenza e il suo carattere docile attiravano regolarmente turisti, che non ha esitato ad offrirgli degli spuntini. Sfortunatamente, questa generosità fuori luogo ha avuto conseguenze tragiche per l’animale.

Si nutrono di croissant, Rice Krispies, barrette di frutta e cereali, Callum sviluppò gradualmente notevoli problemi di salute. Le sue condizioni sono peggiorate nel tempo, provocando dolore cronico e deterioramento dei denti. Di fronte alla sofferenza dell’animale e alla mancanza di miglioramenti nonostante le cure veterinarie, il National Trust for Scotland (NTS) ha preso la difficile decisione di sopprimerlo.

Callum, il cervo rosso di Torridon, vittima della stupidità umana

I turisti hanno dato a Callum una varietà di cibi completamente inadatti alla sua dieta naturale, come ad esempio
croissant, Rice Krispies, barrette di frutta e cereali. Questi alimenti ricchi di zuccheri e carboidrati sono già noti per essere dannosi per la nostra salute. Non sorprende quindi notare i problemi che hanno causato all’animale, tra cui il deterioramento dei denti e problemi digestivi.

La morte di Callum è una nuova prova i pericoli di lasciare la fauna selvatica incustodita a contatto con i turisti, spesso troppo felici di poter avvicinare un animale che normalmente non vedrebbero. Infatti, dare loro cibo umano può compromettere il loro sistema digestivo ed esporli a malattie. Inoltre, può renderli dipendenti dagli esseri umani e impedire loro di sviluppare le proprie capacità di foraggiamento.

Il cervo di Nara, un altro esempio dell’impatto dannoso dei turisti sulla fauna selvatica

Il Parco di Nara, in Giappone, ospita circa 1.000 cervi Sika, considerati messaggeri sacri nella religione shintoista. Tuttavia, la loro popolazione in crescita pone problemi ai residenti e all’ambiente. Nel 2021, un rapporto del governo della prefettura di Nara ha identificato 200 incidenti che coinvolgono cervicompresi morsi, testate e incidenti stradali.
Nel 2022 diversi turisti sono rimasti feriti dai cervi, tra cui una donna gravemente ferita alla coscia.

I cervi pascolano non solo sull’erba e sulle foglie degli alberi del parco, ma anche sui raccolti degli agricoltori locali, causando danni significativi. Nel 2023 i danni causati ai raccolti dai cervi sono stimati in circa 70 milioni di yen (circa 500mila euro). Inoltre, la loro sovrappopolazione influisce sugli ecosistemi locali interrompendo la rigenerazione naturale di alberi e piante.

-

PREV Massiccia mandata in carcere degli oppositori, la giunta sotto il fuoco della critica
NEXT In Austria, un escursionista ucciso in un attacco di mucche, ferite le sue due figlie