A Pontarlier si sente la rabbia della Francia prima delle elezioni legislative – rts.ch

A Pontarlier si sente la rabbia della Francia prima delle elezioni legislative – rts.ch
A Pontarlier si sente la rabbia della Francia prima delle elezioni legislative – rts.ch
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A pochi giorni dalle storiche elezioni legislative francesi in cui l’estrema destra potrebbe prendere il potere, La Matinale de la RTS si è recata a Pontarlier per tastare il polso a una cittadina regionale che si sente abbandonata dalle autorità pubbliche.

A Pontarlier, una vicina cittadina francese di 17.000 abitanti, il partito di estrema destra Raggruppamento Nazionale (RN) è arrivato primo alle recenti elezioni europee, come in nove comuni francesi su dieci. Ospite a La Matinale, Patrick Genre, sindaco di Pontarlier da 25 anni, non si dice proprio sorpreso da questo voto.

“Direi che questo corrisponde ad una tendenza di fondo che si manifesta da un certo numero di anni, per cui un certo numero di elettori non si ritrovano in ciò che viene mostrato e realizzato da alcuni e da alcuni, e sono tentati di guardate altrove”, spiega l’eletto di centrodestra, che non è legato a nessun partito.

>>Leggi anche: Gabriel Attal, Jordan Bardella ed Emmanuel Bompard incrociano le spade durante il dibattito sulle elezioni legislative

Patrick Genre attende le elezioni del 30 giugno e del 7 luglio con una certa apprensione: “Si parla molto delle elezioni, infatti, nella sfera familiare, nella sfera professionale, tra gli eletti. Abbiamo questo muro organizzativo da costruire Il 7 luglio è il primo fine settimana festivo, quindi c’è anche la difficoltà logistica di allestire i seggi elettorali.

Rabbia profonda

Nelle strade gli animi sono in fermento in vista di queste elezioni legislative. Lo slancio del Raduno Nazionale riflette una rabbia profonda e distante, secondo un simpatizzante del partito, un macellaio di Morteau.

“Dal 2002 i francesi lanciano segnali d’allarme dicendo: ‘attenzione, al primo turno vi abbiamo dato un piccolo voto di punizione per dirvi che non siamo contenti’. Ebbene, i francesi sono così stufi che anche al secondo turno si voterà con un voto sanzionatorio. In ogni caso, peggio di così non potrebbe andare.”

>> La sua intervista a La Matinale:

Immersione a Pontarlier prima delle elezioni legislative: intervista a un elettore del Raggruppamento Nazionale / La Matinale / 44 sec. / ieri alle 06:27

Anche un produttore di uova e verdure di Pontarlier condivide il suo disgusto nei confronti del potere. Per lui l’ascesa della Rn “è una conseguenza delle politiche a cui siamo sottoposti da anni, della stigmatizzazione dell’assistenza sociale e forse anche del fallimento della socialdemocrazia”.

Tuttavia non nasconde la sua antipatia per il partito di estrema destra. “Non una voce per il Raggruppamento Nazionale. Penso che abbiano un razzismo nascosto, ma c’è ancora. La loro xenofobia è evidente. E se oggi diciamo che lì la sinistra è fratturata, per me è un partito che è aperto a tutti.”

>> La sua intervista a La Matinale:

Immersione a Pontarlier prima delle elezioni legislative: intervista a un elettore di sinistra / La Matinale / 59 sec. / ieri alle 06:26

Insicurezza in questione

Floriane Jeandenand, ex agente di polizia e candidata RN nella 5a circoscrizione elettorale del Doubs – in cui si trova Pontarlier – ritiene che l’insicurezza stia crescendo nella regione. “L’ho notato per terra. Ci sono ragazze che mi dicono ‘non possiamo più uscire’. L’insicurezza c’è, c’è”. E per citare la sua esperienza come agente di polizia: “Sono passati dieci anni da quando ho smesso, ma quando ho smesso era già catastrofico. Attualmente è peggio”.

Un’osservazione che Matthieu Cassez, candidato dell’alleanza di sinistra “Nuovo Fronte Popolare” nello stesso collegio elettorale, non condivide. “Non esiste uno studio serio che dimostri che esiste insicurezza”. Per lui gli esempi citati da Floriane Jeandenand sono solo notizie.

Secondo lui, la disintegrazione dei servizi pubblici nelle zone rurali è una delle spiegazioni per l’ascesa del Raggruppamento Nazionale. “Quando provi a fissare un appuntamento dal medico, quando devi andare da uno specialista, diventa complicatissimo. Inoltre fai fatica a trovare un posto nel doposcuola. È davvero un problema di degrado, che è il risultato vent’anni di politica di austerità di bilancio”.

>> Partecipate al dibattito con il “dialogo”, un’offerta della SSR:

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