L’imprenditrice 76enne è infatti sposata con Vince McMahon, l’erede della WWE, impero del wrestling americano fondato negli anni ’50, che ha diretto dal 1997 al 2009. Aveva affrontato la figlia sul ring nel 2000.
Ruggiti echeggiano nell’arena gremita, punteggiata di cartelli dai colori vivaci che leggono «Linda, ti abbiamo preso» (“Linda, siamo con te, ndr”). La suddetta Linda si porta le mani inanellate alla bocca, falsamente spaventata. Il cinquantenne, vestito con un abito impeccabile, ha appena sferrato in diretta, su un ring di wrestling, un sonoro schiaffo a una giovane donna bruna, che si alza scarmigliata, con uno sguardo omicida sul volto.
«Come ha potuto fare una cosa simile a sua figlia?» (“Come ha potuto fare questo a sua figlia?”ndr) grida il conduttore. Nei secondi successivi allo schiaffo, Linda afferra un lottatore muscoloso che le stava vicino. Il cinquantenne ha tentato invano di metterlo a terra, prima di fuggire dal ring, tra le urla del pubblico.
In questo video pubblicato sul canale Youtube FullWithDivas, datato 17 aprile 2000, la donna bruna a terra è Stephanie McMahon, wrestler professionista. E colei che gli ha dato uno schiaffo (abilmente orchestrato, secondo le regole del wrestling) altri non è che sua madre Linda McMahon, nominata il 20 novembre 2024 – o 24 anni dopo questo combattimento epico – Ministro dell’Istruzione nazionale. negli Stati Uniti dal presidente Donald Trump.
“Leader fenomenale”
Insieme al marito Vince, la settantenne ha infatti fondato più di 30 anni fa la World Wrestling Entertainment (WWE), la compagnia regina in termini di organizzazione di incontri di wrestling. Aveva anche partecipato più volte a risse sul ring che la contrapponevano alla figlia, ma anche al marito. Divenne presidente nel 1993 e direttore generale nel 1997, prima di dimettersi nel 2009 per tentare la fortuna in politica sotto la bandiera repubblicana. Dopo un primo fallimento alle elezioni senatoriali del 2010, aveva faticato molto per dimenticare la sua immagine di ex capo della WWE, presentandosi sotto l’immagine di una moglie modello, vicina alle preoccupazioni della classe media americana, per poi essere picchiata di nuovo nel 2012. Durante le primarie presidenziali del 2016, ha prima sostenuto Chris Christie prima di schierarsi con Donald Trump, la cui campagna aveva sostenuto per diversi milioni di dollari.
“Ha contribuito a far crescere la WWE da un piccolo dipartimento di 13 persone a un’azienda internazionale con più di 800 dipendenti, con uffici in tutto il mondo.”dichiarò finalmente Donald Trump nel 2016, quando l’aveva appena nominata responsabile della Small Business Administration. E per continuare in termini elogiativi: “Linda sarà una leader fenomenale e sostenitrice delle piccole imprese, disinibirà lo spirito imprenditoriale in tutto il Paese”.
Battaglia dei miliardari
Donald Trump ha legami di lunga data con la coppia McMahon. Nel 1988 e nel 1989, i tornei WrestleMania (eventi annuali di wrestling organizzati dalla WWE) si sono svolti al Trump Plaza, uno degli hotel di proprietà del presidente eletto ad Atlantic City. Nel 2007, Donald Trump e Vince McMahon si scontrarono addirittura tra i lottatori durante la partita “La battaglia dei miliardari”.
Il campione di Donald Trump aveva vinto, permettendo al futuro presidente americano di radere la testa a McMahon sul ring. Una lotta epica che ha valso a Donald Trump l’ingresso nella Hall of Fame della WWEil pantheon del wrestling. La coppia, tuttavia, non sembrava avercela con lui dal momento che nel 2007 hanno donato 5 milioni di dollari alla Fondazione Donald J. Trump.