Il denaro è al centro dei negoziati COP29 in Azerbaigian. Il nuovo meccanismo di finanziamento del clima discusso in quella sede potrebbe ridisegnare la mappa degli impegni internazionali. Spiegazioni in numeri
Pubblicato il 19 novembre 2024 alle 18:39 / Modificato il 19 novembre 2024 alle 20:59
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Alla COP29 sono in discussione quasi tutti gli aspetti del “nuovo obiettivo collettivo quantificato”: importo target, contribuenti, tipologie di finanziamento.
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Un obiettivo di 1.100 miliardi al 2025 rappresenterebbe l’1,4% del Pil dei Paesi sviluppati.
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Attualmente, solo 23 paesi stanno finanziando questo sforzo. La Svizzera e altri paesi sviluppati vogliono includere le economie emergenti tra i contributori.
Le conferenze sul clima si susseguono e, con esse, l’osservazione di una situazione sempre più critica. Nel 2024, le emissioni di CO2 raggiungeranno ancora una volta un livello record, allontanandoci ulteriormente dall’obiettivo di limitare il riscaldamento a 1,5°C rispetto all’era preindustriale, previsto dall’Accordo di Parigi. Secondo le ultime stime del Climate Action Tracker, le politiche attuali stanno portando il pianeta verso un aumento della temperatura di 2,7°C entro la fine del secolo.
La finanza, il nervo della guerra climatica
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