È morto sabato all’età di 53 anni Christophe Deloire, direttore generale di Reporter Senza Frontiere

È morto sabato all’età di 53 anni Christophe Deloire, direttore generale di Reporter Senza Frontiere
È morto sabato all’età di 53 anni Christophe Deloire, direttore generale di Reporter Senza Frontiere
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Il francese è morto “di cancro devastante”, ha detto RSF in un comunicato stampa inviato all’AFP.

Per il giornalista Pierre Haski, presidente del consiglio d’amministrazione di RSF, “Christophe Deloire ha guidato l’organizzazione in un momento cruciale per il diritto all’informazione. Il suo contributo alla difesa di questo diritto fondamentale è stato considerevole”.

“Il giornalismo è stata la battaglia della sua vita, che ha condotto con incrollabile convinzione”, ha sottolineato l’ONG.
Prima di assumere la guida di RSF, Christophe Deloire ha diretto dal 2008 al 2012 il Centre de Formation des Journalistes (CFJ) di Parigi, una delle principali scuole di giornalismo in Francia. Ha lavorato anche per la rivista Le Point dal 1998 al 2007, in i dipartimenti di società e politica come giornalista investigativo. In precedenza ha lavorato per i canali televisivi ARTE e TF1.

La libertà di stampa soffre di pressioni politiche: a che punto è il Belgio?

Lanciata nel 1985 in Francia, RSF è diventata nel corso dei decenni una punta di diamante della libertà di stampa e del diritto all’informazione in tutto il mondo.

La ONG, con sede a Parigi, è presente in tutti i continenti: attraverso uffici in una decina di città e corrispondenti in circa 130 paesi, individua e denuncia gli ostacoli alla libertà di informazione e fornisce assistenza ai giornalisti incarcerati o minacciati, in varie forme ( assistenza legale, prestito di giubbotti antiproiettile, sovvenzioni, pressioni su Stati e istituzioni, ecc.).

In particolare, negli ultimi anni si è mobilitata ampiamente per chiedere la verità sull’assassinio del giornalista saudita Jamal Khashoggi.

Dal 2002, la ONG pubblica un rapporto annuale sugli abusi commessi contro i giornalisti in 180 paesi. Questa classifica mondiale della libertà di stampa è un riferimento per molti media e diverse istituzioni internazionali.

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