Il principale rivale del primo ministro indiano Narendra Modi, Rahul Gandhi, è stato nominato sabato alla guida dell’opposizione nella prossima legislatura, dopo le elezioni legislative che segnano la fine della traversata del deserto per il suo partito del Congresso.
“Tutti i partecipanti hanno adottato all’unanimità la risoluzione secondo cui Rahul Gandhi dovrebbe occupare la carica di leader dell’opposizione in Parlamento”, ha detto il segretario generale del partito del Congresso KC Venugopal dopo una riunione del comitato esecutivo.
La nomina di Gandhi a leader dell’opposizione, posizione rimasta vacante dal 2014, sarà messa ai voti nel corso della giornata dai 232 parlamentari membri dell’alleanza di opposizione guidata dal partito del Congresso.
Figlio dell’ex primo ministro Rajiv Gandhi, nipote e pronipote di ex primi ministri, Gandhi, 53 anni, è stato rieletto facilmente martedì al Parlamento nella circoscrizione elettorale meridionale di Wayanad.
Il suo partito del Congresso, la famosa formazione della dinastia politica Nehru-Gandhi che ha a lungo dominato la vita politica del Paese, ha perso il potere sotto la sua guida e ha subito la terza sconfitta elettorale contro il partito nazionalista indù di Narendra Modi.
Il Congresso, tuttavia, durante queste elezioni ha quasi raddoppiato il numero dei suoi parlamentari (da 52 a 99 seggi), il miglior risultato da quando Modi è salito al potere circa dieci anni fa.
Narendra Modi dovrà prestare giuramento per un terzo mandato come capo del governo indiano questo fine settimana, dopo le elezioni legislative che hanno privato della maggioranza il suo partito al potere, il Bharatiya Janata Party (BJP), costringendolo a fare affidamento su alleati e a formare una coalizione per governare.
/ATS
