In Lituania il presidente Gitanas Nauseda ottiene un nuovo mandato

In Lituania il presidente Gitanas Nauseda ottiene un nuovo mandato
In Lituania il presidente Gitanas Nauseda ottiene un nuovo mandato
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Il presidente lituano uscente, Gitanas Nauseda, è stato rieletto domenica 26 maggio dopo il secondo turno, secondo i risultati ufficiali quasi completi, e il suo rivale ha ammesso la sconfitta.

Dopo aver contato il 96% delle schede, la Commissione elettorale gli ha attribuito il 74,6% dei voti. Il tasso di partecipazione al secondo turno è salito al 49,61%. Il Primo Ministro, Ingrida Simonyte, “si è congratulato con il presidente eletto della Lituania”.

Il popolo lituano “mi ha affidato un grande mandato di fiducia e sono ben consapevole che devo far tesoro di questo credito di fiducia”ha affermato il signor Nauseda, parlando alla stampa a Vilnius. “Ora che ho cinque anni di esperienza, penso che sarò sicuramente in grado di utilizzare correttamente questo gioiello, innanzitutto per raggiungere gli obiettivi di welfare per tutti i residenti in Lituania”Ha aggiunto.

Prima di essere eletto nel 2019, Gitanas Nauseda ha avuto una lunga carriera nel settore bancario. Molto popolare alla fine del suo primo mandato, ottenne il sostegno del Partito socialdemocratico, che scelse di non presentare alcun candidato alle elezioni presidenziali. Una decisione motivata dall’art “alto livello di fiducia” di cui il presidente uscente beneficia tra gli elettori e del rispetto di cui gode sulla scena internazionale, oltre che dalla situazione della sicurezza.

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Il bilancio della difesa è aumentato al 3% del PIL nel 2025

Il presidente lituano è a capo della politica di difesa e di politica estera e partecipa ai vertici dell’Unione Europea e dell’Organizzazione del Trattato del Nord Atlantico (NATO), ma deve consultare il governo e il parlamento per nominare gli alti funzionari responsabili.

In questo piccolo Paese di 2,8 milioni di abitanti, che condivide 680 chilometri di confine con la Bielorussia e 277 chilometri con l’enclave russa di Kaliningrad, le questioni di sicurezza hanno ampiamente dominato la campagna elettorale. Su questo tema i due candidati avevano posizioni molto simili, sia dal punto di vista dell’intransigenza nei confronti della Russia e del sostegno incondizionato all’Ucraina, sia dal punto di vista dell’analisi dei rischi che gravano sulla sicurezza del Paese.

Il 21 marzo il Parlamento ha votato una mozione che fissa il bilancio minimo per la difesa al 3% del PIL a partire dal 2025 (rispetto al 2,75% attuale). La Lituania ha appena annunciato che nei prossimi mesi installerà fortificazioni permanenti in alcuni punti strategici del suo confine. Verranno aggiunti ai diciotto “parchi contro la mobilità” distribuiti su tutto il territorio nazionale, dove verranno immagazzinati materiali (ostacoli anticarro, blocchi di cemento armato, bobine di filo spinato) destinati a rallentare l’avanzata di una forza nemica.

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Il mondo con l’AFP

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