Neonati in pericolo a Gaza – Africa

Neonati in pericolo a Gaza – Africa
Neonati in pericolo a Gaza – Africa
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Mentre la fornitura di carburante è “ancora molto debole” Nella Striscia di Gaza, i generatori di ossigeno dell’ospedale Al-Aqsa a Deir el-Balah rischiano di rompersi, mettendo in pericolo la vita di una ventina di neonati, ha avvertito l’Agenzia delle Nazioni Unite per l’infanzia, in un messaggio su X, ripreso dalla luogo “Informazioni ONU”.

L’ospedale di Al-Aqsa è stato costretto ad abbandonare gran parte delle sue attrezzature a causa di interruzioni di corrente, curando i pazienti manualmente sul pavimento della struttura sovraffollata, secondo quanto riferito dai media, citato dal sito web dell’ospedale di Al-Aqsa.

“Gaza ha bisogno di più carburante adesso e di corridoi sicuri per gli operatori umanitari”ha aggiunto l’UNICEF, citato ancora da Informazioni ONU.

Giovedì scorso, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha segnalato che diversi ospedali mancano di carburante e medicinali, a causa della chiusura del valico di Rafah. Sui social media, Tedros Gebreyesus, capo dell’OMS, ha avvertito che l’accesso all’assistenza sanitaria si sta riducendo in tutta Gaza. Dice che nel nord l’ospedale Kamal Adwan non funziona più.

Facendo eco a queste preoccupazioni dell’UNICEF, l’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (UNRWA) discute le numerose sfide che devono affrontare le agenzie umanitarie, tra cui “frequenti guasti alle macchine, mancanza di una discarica sicura nella zona di Mawasi e mancanza di contenitori per la spazzatura”.

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