Madrid: manifestazione contro la legge di amnistia per i separatisti catalani

Madrid: manifestazione contro la legge di amnistia per i separatisti catalani
Madrid: manifestazione contro la legge di amnistia per i separatisti catalani
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Decine di migliaia di persone sono scese in piazza domenica nel centro di Madrid per esprimere la loro opposizione alla legge di amnistia a favore dei separatisti catalani che dovrà essere approvata il 30 maggio. “Pedro, dimettiti!”, hanno gridato i manifestanti, chiedendo la partenza del primo ministro Pedro Sánchez.

“Vi chiedo di ritirare questa amnistia!”, ha lanciato Alberto Nuñez Feijoo, leader del Partito Popolare (a destra), definendo quattro volte di più questa manifestazione alla quale hanno partecipato secondo la prefettura circa 20.000 persone.

“La Spagna non è in vendita (…), la Spagna è uno Stato di diritto in cui tutti i cittadini sono uguali davanti alla legge, davanti alla giustizia”, ha aggiunto, alla presenza di due ex primi ministri conservatori, José Maria Aznar e Mariano Rajoy.

Dopo le elezioni legislative del luglio 2023, i due partiti separatisti della Catalogna (Nord-Est) hanno concesso un’amnistia ai loro attivisti coinvolti nel fallito tentativo di secessione della regione nel 2017, a prezzo del loro sostegno al ritorno al potere del socialista Pedro Sánchez , che ha accettato.

Angel Santana, originario dei Paesi Baschi, teme che questa legge venga estesa all’organizzazione ETA, ritenuta responsabile della morte di oltre 850 persone in quattro decenni di violenza, sciolta nel 2018. “L’amnistia dovrebbe essere per tutti gli spagnoli o per nessuno. Ma è impossibile, creerebbe il caos”.

Della “proposta di legge di amnistia organica per la normalizzazione istituzionale, politica e sociale della Catalogna”, come l’hanno definita i partiti di sinistra che l’hanno promossa, potrebbe giovare soprattutto Carles Puigdemont. L’allora presidente della regione catalana si rifugiò in Belgio dopo il fallimento del tentativo di secessione del 2017 e sfuggì così alla giustizia spagnola.

La proposta, definita da Pedro Sanchez un “passo coraggioso e necessario verso la riunificazione”, è stata approvata in prima lettura dai parlamentari il 14 marzo. Dovrà essere approvato definitivamente dal Congresso dei Deputati spagnoli il 30 maggio.

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