Parla la madre di Carlo Acutis dopo l’annuncio della sua canonizzazione

Parla la madre di Carlo Acutis dopo l’annuncio della sua canonizzazione
Parla la madre di Carlo Acutis dopo l’annuncio della sua canonizzazione
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Papa Francesco ha riconosciuto questo giovedì il carattere “miracoloso” di una guarigione attribuita all’intercessione del giovane italiano Carlo Acutis, che diventerà il primo santo cattolico nato negli anni 2000.

Suo figlio sarà presto proclamato santo: la madre di Carlo Acutis, giovane italiano già riconosciuto beato dalla Chiesa cattolica, ha esultato a Vatican News, all’indomani dell’annuncio, giovedì 23 maggio, della sua imminente canonizzazione.

“Il Signore ha esaudito il desiderio di tante persone che hanno pregato per la canonizzazione di Carlo, che consideriamo ovviamente un segno dal cielo”ha reagito Antonia Salzano sul sito ufficiale di informazione vaticana. “Certamente gli permetterà di compiere un’opera ancora più grande di quella che sta facendo”ha continuato.

Guarigione miracolosa

Questo prodigio del computer, soprannominato anche “Dio geek”, diventerà il primo santo cattolico millenario, secondo un decreto promulgato dal Dicastero per le Cause dei Santi, approvato da Papa Francesco. Carlo Acutis è stato inizialmente beatificato da Papa Francesco nel 2020, dopo il riconoscimento di un primo miracolo, in seguito alla guarigione inspiegabile di un bambino brasiliano affetto da una grave deformazione del pancreas. Per diventare santo era necessario che fosse riconosciuto un secondo miracolo, attribuito alla sua intercessione. Ormai la cosa è fatta: la guarigione considerata miracolosa di una giovane ragazza costaricana è stata appena attribuita alla sua intercessione.

Si chiama Valeria ed è nata nel 2001, questa costaricana si è trasferita a Firenze per studiare nel 2018. Dopo essere caduta dalla bicicletta intorno alle 4 del mattino per le strade della città il 2 luglio 2022, è stata portata in ospedale, soffrendo di un grave mal di testa. trauma, dove si trovava anche lei “dato per morto”racconta la madre di Carlo Acutis. “Anche se si fosse svegliata, non avrebbe avuto alcuna possibilità di svolgere la normale attività”ha dettagliato.

Quando Liliana, sua madre, “seppe cosa era successo alla figlia, partì subito per Assisi” dove si trova la tomba di Carlo Acutis, racconta Antonia. “Stava tutto il giorno in ginocchio, pregando davanti a Carlo per ottenere questa grazia”ha continuato. Lo stesso giorno Valeria ha ripreso a respirare spontaneamente. Poi è guarita molto rapidamente, con il recupero delle capacità motorie degli arti superiori il giorno successivo e il parziale recupero della parola, con sorpresa dei medici. “Quando preghiamo veramente il Signore, siamo ascoltati. Il Paradiso è davvero in azione attraverso Carlo”Antonia consegnò.

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“Mai una lamentela”

Poco dopo la sua nascita, nel 1991, Carlo incuriosisce la madre: “a tre mesi ha detto la sua prima parola, a cinque mesi ha cominciato a parlare e tutte le sue cose erano sempre un po’ avanti, dico sempre che il tempo correva avanti. La sua vita era tutta in avanzamento veloce e anche nella fede lui era così“.

Il suo ragazzo lo era “molto pio di costituzione”, ripercorse Antonia. Dall’età di tre anni, quando lui e sua madre passavano davanti a una chiesa “voleva entrare”, lei disse. Fin dalla sua prima comunione all’età di sette anni, lui “non ho mai smesso di andare a Messa tutti i giorni, di praticare ogni giorno l’adorazione eucaristica, di recitare il rosario”ha ulteriormente testimoniato.

Avendo una profonda convinzione della presenza di Gesù nell’Eucaristia, suo figlio ha utilizzato le sue competenze informatiche per creare quattro mostre digitali, tra cui una sui “Miracoli eucaristici”, trasmesso ancora oggi nei cinque continenti e ospitato in centinaia di parrocchie nel mondo. Questa mostra ti permette di realizzare a “visita virtuale” luoghi in cui sono avvenuti nel mondo i principali “miracoli eucaristici”, riconosciuti dalla Chiesa. “L’Eucaristia era il centro della sua vita, della sua giornata, amava Dio soprattutto”spiega la madre del futuro santo. “Prima pensavo che fosse un simbolo”ammette, prima di continuare: “Quando ho capito che c’era davvero questa presenza viva e reale di Cristo, è chiaro che la mia vita è cambiata”.

“Mai una lamentela, mai una critica, mai un pettegolezzo, ha sempre voluto aiutare tutti, senza mai pensare a se stesso”ha ulteriormente certificato sua madre. “Non l’ho mai pensato Gesù me lo porterebbe via così presto”continuò Antonia. “Abbiamo accettato la morte di Carlo […] con fede e con la certezza che Dio fa sempre tutto per il meglio”ha confidato ancora, prima di concludere: “E oggi più che mai sentiamo che è così”.

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