Questi americani modificano i loro motori in modo che emettano fumo nero tossico: poi prendono di mira gli “ambientalisti”

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Per quattro settimane, Christophe Deborsu ha viaggiato negli Stati Uniti per comprendere la posta in gioco di un’elezione presidenziale storica. Si prevede che 262 milioni di americani voteranno entro il 5 novembre, in un Paese profondamente diviso.

Per questa serie di documentari intitolata “Made in USA”, Christophe Deborsu si immerge in un’America divisa tra democratici e repubblicani, progressisti e conservatori, sognatori e difensori dello status quo. Il giornalista cerca di identificare le motivazioni degli elettori e di comprendere le fratture che attraversano questo Paese in un momento cruciale per il suo futuro e quello del mondo.

In “An America Without Limits”, come vedete nel video sopra, il documentarista menziona in particolare i “coal runners”, i trasportatori di carbone. Gli americani con sorprendente passione modificano i loro motori in modo che emettano fumo nero, tossico per l’uomo e la natura. Nei video dei social network, li vediamo respirare questo fumo nocivo, o proiettarlo sui pedoni, sui ciclisti… chiunque sia considerato “ambientalista” da questa particolare comunità (suoi nemici assoluti).

Il consumo eccessivo come marchio di fabbrica

In questo primo episodio, Christophe Deborsu si concentra sugli eccessi di una società sempre alla ricerca di qualcosa in più. Si comincia con l’incontro con i Fratelli Diesel, protagonisti di uno show televisivo che vede protagonisti veicoli di dimensioni sproporzionate, simboli di una cultura dove grandezza e potenza hanno la precedenza su tutto. Queste auto mostruose sono solo un esempio dell’esacerbato consumo eccessivo negli Stati Uniti.

Gli eccessi si trovano anche nel cibo. In questo Paese dove l’obesità sta raggiungendo tassi record, le gare alimentari, organizzate come vere e proprie competizioni sportive, dimostrano un’infinita superiorità. Tutto sembra pensato per andare oltre i limiti, anche a costo di flirtare con il pericolo e ignorare le conseguenze sulla salute e sull’ambiente.

La passione per le armi, tra svago e attivismo

Ma l’episodio non mostra solo l’America degli eccessi. Christophe Deborsu esplora anche il mondo delle armi da fuoco, la cui vendita è aumentata del 20% in soli quattro anni. A lui interessano questi influencer di un genere particolare, soprannominati “guntuber” o “instaguners”, che condividono la loro passione sui social network. I loro video, visti da milioni di internauti, oscillano tra dimostrazioni di sparatorie e invocazioni per il diritto di possedere un’arma.

Tra loro spicca una figura: Autumn Fry, una ragazzina di 11 anni. Vera star del settore, incarna il paradosso di una nazione in cui il possesso di armi è sia una questione di sicurezza che un’attività ricreativa tramandata di generazione in generazione.

Un’America alla ricerca di punti di riferimento

Che si tratti di consumi, ecologia o sicurezza, questo primo episodio di “Made in USA: The Country Without Limits” dipinge il ritratto di un’America estrema, dove la ricerca della grandezza si mescola a paure profonde. Per gli elettori, la scelta del prossimo presidente non sarà solo un voto politico, ma una decisione sull’identità stessa del proprio Paese. In questo contesto, Christophe Deborsu spera di svelare i misteri di un paese dai molti volti, segnato da contraddizioni che sembrano inconciliabili.

Scopri il primo episodio di “Made in USA: The country without bounds”, presentato da Christophe Deborsu da questo venerdì 11 ottobre alle 19:50 su RTL tvi e in streaming su RTL play.

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