Dal 2004, la Polonia, il principale beneficiario degli aiuti europei, ha ricevuto quasi 162 miliardi di euro, in valore netto, dal bilancio dell’UE. La trasformazione del Paese, vent’anni dopo, è sconcertante.
Articolo riservato agli abbonati
Pubblicato il 29/04/2024 alle 21:17
Tempo di lettura: 3 minuti
Corrispondente a Varsavia
HAon le sue facciate tanto splendide quanto colorate, la piazza del mercato (Rynek, in polacco) di Zamosc mira ad essere, al di là della sua bellezza architettonica, un potente simbolo europeo. Quella di una città, e di un intero Paese, la Polonia, che in vent’anni di integrazione ha cambiato volto. Dichiarato patrimonio mondiale dell’UNESCO e rivitalizzato dall’UE per più di un milione di euro nel 2012, il centro storico di Zamosc è oggi il rinnovato orgoglio degli abitanti di questa città del sud.
Questo articolo è riservato agli abbonati
Accedi a informazioni nazionali e internazionali verificate e decrittografate
1€/settimana per 4 settimane (nessun impegno)
Con questa offerta approfitta di:
- Accesso illimitato a tutti gli articoli editoriali, file e rapporti
- Il giornale in versione digitale (PDF)
- Comodità di lettura con pubblicità limitata