Il repubblicano ha parlato davanti a diverse migliaia di persone riunite nella città di Butler, nello stato cruciale della Pennsylvania, un mese prima delle elezioni presidenziali del 5 novembre, dove affronterà la vicepresidente democratica Kamala Harris.
Un minuto di silenzio
Ha osservato un minuto di silenzio, nel preciso momento in cui sono risuonati gli spari, il 13 luglio, con un omaggio all’unica vittima, Corey Comperatore, prima di riprendere il suo intervento nel punto esatto in cui era stato poi interrotto. Ha denunciato anche quelli che ha definito “i nemici interni, molto più pericolosi di quelli esterni”.
“Negli ultimi otto anni, coloro che vogliono fermarci mi hanno calunniato, hanno cercato di mettermi sotto accusa, mi hanno denunciato, hanno cercato di togliermi le schede elettorali e, chissà, forse hanno anche tentato di uccidermi. Ma non ho mai smesso di lottare per voi e non smetterò mai”, ha assicurato l’ex presidente ai suoi sostenitori.
Elon Musk sul palco
La manifestazione si è svolta sotto la massima sicurezza, con cecchini posizionati sui tetti di diversi edifici circostanti e un drone che sorvolava la folla. Prima di salire sul palco, Donald Trump è stato preceduto dal suo compagno di corsa JD Vance, sotto gli occhi dell’uomo più ricco del mondo Elon Musk, parenti delle vittime della sparatoria e della polizia che lo proteggeva.
Invitato a parlare da Donald Trump, il miliardario ha presentato le elezioni americane come “una lotta che non deve essere persa”, temendo che altrimenti sarebbero state “le ultime elezioni, questa è la mia previsione”. L’attentato a Butler, seguito da un secondo a settembre sul campo da golf dell’ex presidente in Florida, ha causato shock in patria e all’estero.
La spiegazione
Elezioni presidenziali americane, istruzioni per l’uso
Pubblicato il 30 agosto 2024 alle 17:11 / Modificato il 2 settembre 2024 alle 09:04.
Il Presidente degli Stati Uniti è eletto a suffragio universale indiretto, da un gruppo di elettori riuniti all’interno del collegio elettorale. Per essere eletto deve ottenere la maggioranza assoluta, cioè 270 dei 538 elettori. Ciascuno dei 50 stati è rappresentato da tanti elettori quanti sono i suoi senatori e rappresentanti al Congresso – da tre negli stati più piccoli, come il Vermont, ai 54 della California, lo stato più popoloso.
Il candidato che ottiene la maggioranza nello stato conteso ottiene tutti i voti elettorali: questa è la regola il vincitore prende tutto. Ventuno stati, tuttavia, non sono legalmente vincolati da questa regola, così come altri applicano una dose proporzionale. Succede anche che gli elettori non rispettino la volontà popolare, anche se ciò resta eccezionale. Questo è stato il caso del Minnesota nel 2004.