Ondata di caldo, siccità, incendi boschivi, inondazioni: il cambiamento climatico fa già parte della vita quotidiana dei francesi ma non sono pronti a rispondervi, stima uno studio della Croce Rossa, in collaborazione con il Centro di ricerca per lo studio e l’osservazione delle condizioni di vita (Crédoc), pubblicato giovedì.
“Il 75% (dei francesi) non si sente preparato alle inondazioni, il 73% agli incendi boschivi, il 59% alle ondate di caldo”, secondo un sondaggio OpinionWay per la Croce Rossa francese.
“Gli eventi climatici estremi appaiono più frequenti, più intensi, più lunghi e più diffusi geograficamente”, ricorda Philippe Da Costa. “Tutti i territori francesi e d’oltremare sono interessati”.
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“Prepararsi alle crisi è affare di tutti. Riguarda ovviamente le autorità pubbliche, ma anche gli attori associativi e privati, nonché i cittadini”, dichiara Philippe Da Costa, presidente della Croce Rossa francese.
Per affrontare “l’inevitabile”, l’associazione ha dieci raccomandazioni. Compresa la costituzione del “Catakit”, una borsa di emergenza per persona, pronta in caso di evacuazione e contenente ad esempio cibo non deperibile, acqua, una cassetta di pronto soccorso, vestiti e una torcia elettrica, per attendere l’arrivo dei soccorsi.
«Solo l’11% dei francesi ha una borsa di emergenza pronta e meno della metà conosce gli oggetti essenziali da riporvi», precisa il sondaggio di OpinionWay.
Azioni che salvano
Un’altra raccomandazione: formazione su azioni e comportamenti salvavita. “Oggi si stima che solo il 40% dei francesi abbia recentemente ricevuto una formazione sui gesti salvavita, rispetto al 95% in Norvegia o all’80% in Germania”, rileva il rapporto.
Ma, ricorda la Croce Rossa, “se le persone vengono informate e formate, l’impatto degli eventi climatici estremi sulle popolazioni sarà minore e i danni materiali ridotti”.
