Cooperazione militare: gli Stati Uniti avviano le trattative per lasciare il Niger

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Dopo aver accusato ricevuta e accolto la richiesta delle autorità nigerine di ritirare le proprie truppe dal Paese, gli Stati Uniti avviano i colloqui in tal senso a Niamey, questo giovedì 25 aprile. L’annuncio è stato dato dal Dipartimento di Stato americano, che precisa che queste discussioni dovranno svolgersi “con trasparenza e rispetto reciproco”.

Innanzitutto, si informa, l’ambasciatrice statunitense in Niger, Kathleen FitzGibonn, e il maggiore generale Ken Ekman, direttore della strategia, dell’impegno e dei programmi del Comando statunitense per l’Africa, incontreranno i membri del Consiglio nazionale per la salvaguardia dell’Africa the Homeland (CNSP), l’organismo che governa il Paese dalla fine di luglio 2023. Questo passo sarà seguito, la prossima settimana, da altri incontri di follow-up tra altri alti funzionari militari americani e Niamey.

Il 16 marzo il Niger ha denunciato, “con effetto immediato”, l’accordo di cooperazione militare firmato con gli Stati Uniti nel 2012, aggiungendo che la presenza americana era “illegale”. Ciò dopo discussioni che, dopo il colpo di stato di luglio, non sono riuscite a raggiungere un accordo per continuare questa cooperazione.

Ricordiamo che gli Stati Uniti hanno circa 1.100 soldati impegnati nella lotta anti-jihadista in Niger e hanno una grande base di droni ad Agadez, nel nord del paese. Secondo il portavoce della diplomazia americana, gli Stati Uniti sono orgogliosi della cooperazione con il Niger che dura da anni. La partnership dovrebbe continuare in altri settori di interesse comune tra le due parti.

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