Martedì all’alba l’isola di Taiwan è stata colpita da nuovi terremoti. Il più grande, avvenuto nella parte orientale, ha raggiunto una magnitudo di 6,3, secondo l’agenzia meteorologica locale.
Martedì alle 2:26 (lunedì 20:26 in Svizzera) si è verificato un terremoto di magnitudo 6 e sei minuti dopo ne è seguito un altro di magnitudo 6.3 nella regione orientale di Hualien.
L’Istituto Americano di Geofisica, l’USGS, da parte sua ha stimato la magnitudo del primo a 6,1 e quella del secondo a 6.
I giornalisti dell’AFP nella capitale Taipei hanno avvertito le scosse. “Mi stavo lavando le mani e all’improvviso ho sentito quello che pensavo fossero vertigini”, ha detto all’AFP Olivier Bonifacio, un turista che soggiorna nella capitale taiwanese, nel distretto di Da’an.
“Sono entrato nella mia stanza e ho notato che l’edificio tremava, ho sentito la scrivania scricchiolare”, ha detto.
Martedì mattina presto, i vigili del fuoco di Hualien hanno detto che le squadre erano state inviate sul posto. Alle 2:54 hanno emesso un comunicato stampa sottolineando che non erano state ancora segnalate vittime.
Terremoti frequenti
Il giorno prima, un primo terremoto, di magnitudo 5.5, si è verificato intorno alle 17:08 (09:08 GMT) ed è stato avvertito anche a Taipei.
Sono state seguite, secondo i giornalisti dell’AFP, una serie di scosse di assestamento, le più intense intorno alle 22:15 (14:15 GMT).
L’Agenzia meteorologica di Taiwan ha stimato la magnitudo di quest’ultimo a 5,9 e la sua profondità a 8,6 km, mentre l’USGS ha parlato di una magnitudo di 5,8.
“Abbiamo avuto l’impressione di assistere a uno dei terremoti più forti o a una delle scosse di assestamento più forti dal grande terremoto di inizio mese”, il terremoto di magnitudo 7,4 del 3 aprile, il cui epicentro era nella regione di Hualien e ha lasciato almeno 17 morti e più di 1.100 feriti, ha testimoniato un dipendente dell’AFP, mentre un altro giornalista ha detto che l’edificio aveva oscillato.
Alle 22:30 non si registravano danni dovuti al sisma, hanno assicurato i vigili del fuoco.
L’isola di Taiwan è regolarmente preda di terremoti sismici perché si trova vicino alla congiunzione di due placche tettoniche. A quella del 3 aprile sono seguite centinaia di scosse di assestamento che hanno causato frane nei dintorni di Hualien.
Questo terremoto è stato il più grave dopo quello di magnitudo 7,6 che colpì Taiwan nel settembre 1999 e uccise 2.400 persone: il peggior disastro nella storia moderna di quest’isola.
Norme antisismiche più severe, anche negli standard edilizi, e una diffusa consapevolezza pubblica sembrano aver evitato un grave disastro il 3 aprile.
/ATS