A fine dicembre, la Corte amministrativa d’appello di Marsiglia si è pronunciata a favore degli oppositori del progetto fotovoltaico e ha annullato il permesso di disboscamento di 12,7 ettari a Ongles, nelle Alpi dell’Alta Provenza. Una decisione accolta favorevolmente dall’Associazione degli Amici della Montagne de Lure. Quest’ultima lotta contro gli attacchi alla biodiversità e per la preservazione dei paesaggi.
Una vittoria per l’ambiente. Nella zona del monte Lure si è appena conclusa una battaglia legale che va avanti da diversi anni. Il 31 dicembre la corte amministrativa d’appello di Marsiglia ha annullato il permesso di disboscamento rilasciato dal prefetto nel 2020 alla società Engie Green per un progetto fotovoltaico nei boschi delle Seygne, a Ongles, nelle Alpi dell’Alta Provenza. “Un’altra vittoria nel nostro record! » esulta sui social l’associazione Les Amis de la Montagne de Lure.
Cancellazione del progetto fotovoltaico a Ongles
Nella sua decisione, il tribunale amministrativo di Marsiglia ha poi motivato la propria decisione precisando gli impatti ambientali del progetto. Ha osservato che ciò interesserebbe “almeno 0,9 ettari di zona umida […] la cui posta in gioco è valutata come forte nello studio d’impatto”. Nella decisione hanno pesato anche le misure compensative, ritenute insufficienti: “La preservazione e la tutela del serbatoio della biodiversità […] così come la continuità ecologica” non erano garantite dal progetto, come ha ritenuto la corte.
Una decisione attesa al punto di svolta, poiché il tribunale ha seguito le conclusioni del relatore pubblico, che aveva raccomandato la cancellazione dopo una visita al sito il 5 dicembre 2024. Questo viaggio ci ha permesso di toccare con mano le questioni ambientali, in particolare l’importanza delle zone umide e la ricchezza degli ecosistemi forestali.
Da parte sua, l’associazione Les Amis de la Montagne de Lure, mobilitata fin dall’inizio contro il progetto, ha accolto questa decisione come un nuovo passo nella protezione della regione. Nel suo comunicato stampa dichiara: “Ecco chi, dopo la vittoria contro Boralex [un autre projet annulé à Cruis en 2024]rafforza Amilure nella sua posizione di uccisore del titolo degli aggressori industriali di Lure. Raccontiamocelo e pensiamoci due volte prima di attaccare le nostre foreste, le nostre culture e i nostri paesaggi. »
Per l’associazione la lotta continua, perché resta possibile un eventuale ricorso al Consiglio di Stato. Engie Green, come il Ministero dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare, ha poi due mesi per contestare la decisione. Tuttavia, l’associazione ricorda che nel caso del progetto Boralex il tentativo di annullamento non è stato finora ritenuto ammissibile.