M-Sport progetta la terza Ford per diversi rally

Grégoire Munster e Josh McErlean guideranno la Ford Puma M-Sport a tempo pieno quest’anno nel WRC ma, come nelle ultime tre stagioni, si prevede che altri piloti saranno schierati in diversi rally durante la stagione.

“Il nostro obiettivo è quello di iscrivere più di due vetture in determinati eventi”ha confermato Richard Millener a Motorsport.com.

Il veterano Jourdan Serderidis potrebbe fare diverse apparizioni, così come il promettente Martins Sesks, che ha impressionato durante le sue apparizioni in Polonia, Lettonia e Cile lo scorso anno, con il sostegno finanziario dell’organizzatore del campionato WRC Promoter. Sesks lo ha promesso “notizie super interessanti la prossima settimana”sapendo che l’elenco degli iscritti al Rally di Svezia, secondo appuntamento della stagione, sarà pubblicato il 17 gennaio.

Per Monte-Carlo, sappiamo che Munster e McErlean saranno gli unici piloti iscritti dalla M-Sport, che si aspetta una stagione più difficile senza Adrien Fourmaux, partito per la Hyundai quando era di gran lunga il suo miglior rappresentante l’anno scorso.

Ancora molto indipendente dalla Ford, la struttura doveva prima garantire la propria presenza nel campionato. Millener ritiene di avere dei piloti promettenti tra un Munster che sta raggiungendo la maggiore età per la sua seconda stagione completa e un McErlean iscritto per la prima volta al Rally1.

“Sono contento della nostra coppia. Sarà una sfida quest’anno e dovremo essere realistici su ciò che sarà possibile. L’obiettivo era rimanere in campionato, quella era la chiave e non è mai stato così difficile. Perdere Adrien è stato ovviamente un duro colpo ma dobbiamo affrontarlo. L’obiettivo era trovare due piloti che ci permettessero di continuare.

“L’obiettivo è sempre stato quello di mantenere Grégoire in macchina per qualche stagione per permettergli di crescere, quindi è bello avere un secondo anno con lui e avrà pressione perché sarà considerato il numero uno, il che genera alcuni aspettative Ma viene dall’esterno, non dall’interno. Vogliamo che continui come ha concluso l’anno scorso, con tempi competitivi.

“Josh deve affrontare la sfida più grande, quindi la chiave sarà avere un approccio molto sensibile. Penso che avere due ragazzi giovani che acquisiscono esperienza, senza pressioni, possa creare un buon ambiente e aiutarci a progredire”.

Commenti raccolti da Tom Howard