Ryder Cup: gli americani giocano per i soldi, gli europei per il prestigio della competizione…

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Presenti entrambi a Dubai per la finale della Race, Rory McIlroy e Shane Lowry hanno reagito alla voce secondo la quale gli americani avrebbero intascato 400.000 dollari per la loro partecipazione alla prossima Ryder Cup di Bethpage (New York) nel settembre 2025.

La guerra dei mondi! Ecco di cosa si tratta. Da un lato, i golfisti che gareggiano per il loro Paese, gli Stati Uniti, ma a patto di essere lautamente “compensati” dal PGA d'America. E dall'altro i golfisti che lavorano per difendere il prestigio di una competizione nata nel 1927, senza chiedere un solo centesimo di euro in cambio. Questione di mentalità!

Secondo un articolo del Telegraph, i giocatori americani dovrebbero ricevere un “bonus” di partecipazione di 400.000 dollari per il prossimo scontro USA-Europa in programma Betpage (New York) alla fine di settembre 2025.

Intervistato da Dubai dove stanno contestando il Campionato mondiale DPl'ultimo incontro della stagione 2023-24 Tour mondiale del DP, Rory McIlroy et Shane Lowry hanno commentato a modo loro questa informazione, che non è stata ancora confermata.

Personalmente pagherei per il privilegio di giocare nella Ryder Cup

Rory McIlroy

« Personalmente pagherei per il privilegio di giocare nella Ryder Cupun soufflé di Rory McIlroy. Le due forme più pure di competizione nel nostro sport in questo momento sono la Ryder Cup e le Olimpiadi, ed è in parte per questo, per la purezza del fatto che non ci sono soldi in gioco (…) Non credo che nessuno dei 24 giocatori di entrambe le squadre abbia bisogno di quei $ 400.000. Ogni due anni ci sono 104 e 103 settimane in cui puoi giocare a ed essere pagato. »

« Quale sarebbe la mia posizione a riguardo? chiede il vincitore di L'Open 2019 au Portrush reale. Non mi interessa se sono stato pagato o no, a dire il vero. Sai, la Ryder Cup è un privilegio, ed è quello per cui lavoro (…) CQuesto è il motivo per cui ho lavorato negli ultimi dieci o quindici anni, per poter partecipare alle Ryder Cup, e ho avuto la possibilità di farne due, di fare grandi esperienze e di costruire il mio marchio partecipando alle Ryder Cup. Non importa se vengo pagato oppure no (…) Darei qualsiasi cosa per sapere che sarò in squadra l’anno prossimo. Trascorrerò i prossimi dieci mesi stressandomi cercando di far parte della squadra. »

Foto: Andrew Redington / GETTY IMAGES EUROPA / Getty Images tramite AFP



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