“La sfida che abbiamo a medio termine è che il club giochi ogni anno in Champions League”

“La sfida che abbiamo a medio termine è che il club giochi ogni anno in Champions League”
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Denis Zakaria e i suoi compagni dell’AS Monaco prima della partita di Ligue 1 contro il Montpellier, allo stadio Louis-II, a Monaco, il 28 settembre 2024. MANON CRUZ/REUTERS

Quattro giorni dopo aver celebrato il suo centenario con una vittoria contro il Montpellier (2-1), che gli permette di occupare il 2° posto nel campionato francese dietro al Paris Saint-Germain, l’AS Monaco (ASM) torna nella Ligue des Champions (C1), mercoledì Il 2 ottobre, con la trasferta alla Dinamo Zagabria. Un secondo successo, dopo quello prestigioso ottenuto contro l’FC Barcelona (2-1), avvicinerebbe il club alla qualificazione al turno successivo.

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La priorità resta la Ligue 1, secondo Thiago Scuro. Il direttore generale brasiliano dell’ASM, arrivato alla Roccia nel luglio 2023, rifiuta di parlare ancora della corsa al titolo, ma vuole garantire che il suo club si qualifichi ogni anno per la C1, una competizione che da allora non si disputava più. 2018.

L’ASM è 2° in Ligue 1 e ha iniziato bene in Champions League. Sei pienamente soddisfatto dell’inizio di stagione?

Sì, lo siamo. Fin dall’inizio del precampionato avevamo una grande preoccupazione: non lasciare che la Champions League fosse una distrazione dal nostro obiettivo principale, che è il campionato. Con il ritorno della C1, il sorteggio della competizione, il centenario del club, c’era ovviamente tanta emozione. Ma abbiamo mandato il messaggio internamente che la priorità è finire tra i primi tre della Ligue 1. Il club ha mancato di costanza nelle ultime stagioni e la sfida che abbiamo a medio termine è che l’ASM giochi ogni anno in Champions League.

Concentrarsi principalmente sulla Ligue 1 non ti ha impedito di battere il Barcellona in C1…

È stato davvero speciale, un momento che ricorderemo per il resto della nostra vita. Abbiamo esaurito tutti i biglietti per quella partita in sei minuti. Quando hai uno stadio intero alle spalle della squadra è più facile. Per i giocatori significa molto poter giocare in Champions League. E se l’obiettivo è la Ligue 1, ovviamente vogliamo sfruttare questa competizione per dimostrare cosa sappiamo fare. Speriamo di vedere altre serate come questa.

L’ASM giocherà quattro partite abbordabili in Champions League: Dinamo Zagabria, Stella Rossa Belgrado, Bologna e Benfica. Riuscirai a puntare ai primi otto posti nella fase “league”, la prima fase della competizione?

Non saranno partite facili, alcuni di questi avversari giocheranno in casa, davanti ai propri tifosi. Abbiamo dovuto lottare contro il Barcellona e dovremo farlo anche dopo, con la stessa intensità. Pensiamo di poter qualificarci per i play-off [qui verront s’affronter les équipes qui ont terminé entre la 9ᵉ et la 24ᵉ place, sur 36]. Quando dico che la priorità è la Ligue 1 non significa che non abbiamo ambizioni per la C1. Ma noi la vediamo come un’opportunità. Se ci qualificheremo agli spareggi, vedremo cosa potremo fare lì.

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