Mentre si prepara a vendere la sua casa per tornare in Francia, Jérôme vede, una mattina, un’adolescente che crede essere sua figlia salire sul suo taxi. Ma Lily (Mei Cirne-Masuki) non lo riconosce…
Un tema molto personale
La questione della paternità è al centro del cinema di Guillaume Senez. Nel suo primo film Custode nel 2015, il regista franco-belga presentava un ragazzo di 16 anni che convinceva la sua ragazza incinta a tenere il figlio. Tre anni dopo, nel Le nostre battaglieRomain Duris interpretava un sindacalista diviso tra le sue difficoltà sul lavoro e quelle domestiche, dove si ritrovava solo con i suoi due figli dopo la partenza della moglie.
Presentato a Toronto, Una parte mancante esplora questo tema molto personale, che affronta una questione poco conosciuta, presentando un espatriato che lotta per ottenere il diritto di visita per sua figlia, in un paese in cui l’affidamento congiunto non si applicherà prima del 2026. Secondo Le Monde, nel maggio 2024non riconosciuti dal codice civile giapponese, i rapimenti di bambini colpiscono ogni anno circa 150.000 giovani giapponesi (ovvero un minore su sei!), che perdono ogni contatto con uno dei loro genitori, sia esso giapponese o straniero.
“Le nostre battaglie”, radiografia di un mondo del lavoro in piena trasformazione
Riunendosi con Romain Duris – sempre altrettanto giusto nel ruolo di questo padre coraggioso – Guillaume Senez colloca il suo nuovo film in un ambiente diverso, in una cultura radicalmente diversa. In Le nostre battaglieil regista 46enne ha mostrato come l’uberizzazione del mondo del lavoro abbia influenzato le nostre vite. L’obiettivo qui è mostrare come il contesto socio-culturale in cui si evolve il suo eroe gli impedisca di vedere suo figlio. Con, come sottotesto, la questione del razzismo nella società giapponese gaijinstranieri…
Gaijin in Giappone
Jérôme può parlare perfettamente il giapponese e padroneggiare tutti i codici culturali del paese che lo ospita, ma non è giapponese. E le autorità non sono affatto disposte a dispiacersi per la sorte di questi genitori stranieri separati dai loro figli…
“Keeper”: film emozionante e delicato
Componendo il suo film come una successione di momenti di vita a Tokyo – che filma con naturalezza, senza cadere nell’esotismo – Senez scivola un po’ nell’impostazione della storia, ma riesce a colpire la nota giusta quando si tratta di mettere in scena incontri fugaci, in un taxi, tra un padre e una figlia. Un uomo ridotto allo status di autista, condannato a guardare suo figlio nello specchietto retrovisore, senza osare ammetterle chi è…
Una parte mancante Dramma Realizzazione Guillaume Senez Scenario Jean Denizot e Guillaume Senez Musica Oliviero Margherita Montaggio Julie Brenta Con Romain Duris, Mei Cirne-Masuki, Judith Chemla, Yumi Narita… Durata 1h38