Recensione del film “Il Ciclone di Natale”: una commedia leggera e senza pretese che ci immerge (già) nello spirito natalizio

Recensione del film “Il Ciclone di Natale”: una commedia leggera e senza pretese che ci immerge (già) nello spirito natalizio
Recensione del film “Il Ciclone di Natale”: una commedia leggera e senza pretese che ci immerge (già) nello spirito natalizio
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I creatori di L’occhio del ciclone Di certo non pretendevano di reinventare la ruota ideando un film natalizio derivato dalla loro popolare serie. Intrattenimento leggero e amichevole, Il ciclone di Natale non diventerà un classico del genere, ma soddisferà i fan sfegatati dello show.

Scritto e diretto dallo stesso team dietro le quattro (e presto cinque) stagioni della serie Radio-Canada, Il ciclone di Natale traspone quindi sul grande schermo il mondo di Isabelle Gagnon (Christine Beaulieu), questa madre single di tre figli tanto simpatica quanto imperfetta.

Mancano due settimane a Natale. Nel bel mezzo della tradizionale spesa per i regali, Isabelle apprende con stupore che tutti i membri della sua famiglia hanno programmi di andare fuori città per la sera del 24 dicembre.

I suoi gemelli (Juliette Aubé e Joey Bélanger) sono invitati a festeggiare il Natale a New York con il padre (Patrick Hivon) e la matrigna (Catherine Souffront). La sua figlia maggiore (Emi Chicoine) vuole andare a festeggiare il Capodanno con la famiglia del suo ragazzo, mentre sua madre (Danielle Proulx) e il suo ragazzo (Luc Senay) intendono abbronzarsi sotto il sole della Florida.

Per Isabelle, molto legata alle tradizioni natalizie, è un disastro. Incapace di concepire l’idea di trascorrere la sera del 24 dicembre senza la sua famiglia, ordirà con sua sorella Éliane (Véronique Cloutier) una serie di brutti trucchi volti a sabotare i piani della sua banda per Natale e riunire così tutti il ​​Capodanno Serata della vigilia.

Pellicole opali

Su un terreno familiare

I clienti abituali di L’occhio del ciclone si ritroveranno presto su un terreno familiare con questo film che è stato girato nelle stesse location e che ha per protagonisti gli stessi personaggi, con l’aggiunta di qualche volto nuovo e l’apparizione a sorpresa di un noto cantante nel finale. Possiamo così vedere Il ciclone di Natale come un lungo episodio della serie da cui è ispirato, con in più il lato nostalgico e confortante di un film natalizio.

Conoscendo questo universo come le sue tasche, il regista Alain Chicoine ha mantenuto l’essenza della serie (che dirige anche lui) concentrandosi sullo stesso mix di umorismo e leggerezza. Il tutto portato avanti da un gruppo di attori che si conoscono bene e che provano visibilmente un grande piacere nel recitare insieme (menzione speciale alla brillante interpretazione di Christine Beaulieu).

Tuttavia, estrapolate dal contesto di uno sketch show, alcune scene che diventano istrioniche vanno meno bene sul grande schermo. Pensiamo in particolare a questa sequenza, più scomoda che divertente, in cui Éliane prova un sistema di karaoke in un negozio mentre cerca di sedurre il suocero di sua nipote (Dominic Paquet).

Il ciclone di Natale adempie ancora alla sua missione primaria, quella di intrattenere immergendoci (già) nell’atmosfera vacanziera.

  • Voto: 3 stelle su 5
  • Il ciclone di Natale va in onda in tutta la provincia, per poi approdare sulla piattaforma ICI TOU.TV EXTRA pochi giorni prima di Natale.

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