Recensione di “Daaaaaali!”: Un film pazzesco per un artista altrettanto pazzo

Recensione di “Daaaaaali!”: Un film pazzesco per un artista altrettanto pazzo
Recensione di “Daaaaaali!”: Un film pazzesco per un artista altrettanto pazzo
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Quentin Dupieux si diverte a pasticciare Salvator Dalì e Luis Buñuel in questa commedia surrealista portata avanti da Anaïs Demoustier, Édouard Baer e Romain Duris.

Judith (Anaïs Demoustier) è una giovane giornalista alle prime armi, titubante e intrepida poiché vuole intervistare Salvator Dalì (Édouard Baer poi, a loro volta Pio Marmaï, Jonathan Cohen, Gilles Lellouche, Didier Flamand e Boris Gillot), un mostro sacro se è uno.

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FOTO FORNITA DA MÉTROPOLE FILMS DISTRIBUTION

Jonathan Cohen in “Daaaaaali!”

L’uomo alto parla di sé in terza persona, si lamenta che Judith non aveva una macchina fotografica pronta per immortalare l’intervista ed esce dalla stanza. Dopo aver convinto Jérôme (Romain Duris), un produttore, dell’importanza di realizzare un documentario sul Maestro, e aver così ottenuto la tanto desiderata macchina fotografica, Dalì arriva sulla spiaggia a bordo di una Rolls senza rispondere a nessuna delle sue domande. C’è anche un prete (Eric Naggar) che sogna Dalì, che si sveglia rendendosi conto che sta ancora sognando… e così via.

Sfrenato, questo Daaaaaali! dà l’impressione di andare in tutte le direzioni, un’apparenza quasi ingannevole poiché il regista ci dà subito la sensazione di cogliere la realtà come il pittore. Senza pretendere in alcun modo di essere un film biografico, e nemmeno un’incursione nel processo creativo di Salvator Dalì, questo lungometraggio divertente, frizzante e sempre intelligente si può divorare in 77 minuti e delizierà gli amanti del delirio surrealista e delle allusioni divertenti.

Voto: 3,5 su 5

Il film uscirà il 24 maggio.

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