“Non sono sempre stato me stesso”, rompe il silenzio Hervé Renard

“Non sono sempre stato me stesso”, rompe il silenzio Hervé Renard
“Non sono sempre stato me stesso”, rompe il silenzio Hervé Renard
-

L’ex allenatore della squadra femminile francese, Hervé Renard, si ritiene “responsabile” del fallimento alle Olimpiadi di Parigi e pensa che i Blues abbiano fallito soprattutto a livello mentale.

Nominato nel marzo 2023 con l’obiettivo principale di una medaglia ai Giochi Olimpici di Parigi, Hervé Renard ha lasciato la squadra francese a mani vuote. Les Bleues sono state eliminate nei quarti di finale dei Giochi Olimpici del 2024 dal Brasile (0-1). “Mi ero posto degli obiettivi uguali a quelli dati dalla Federazione e non ci sono riuscito”riconosce Renard nelle colonne di La squadra questo mercoledì.

“Sono responsabile”sostiene il 56enne, che conserva ancora una leggera frustrazione nei confronti dell’arbitraggio. “Penso che avremmo dovuto essere un po’ più tutelati, ma questa non è una scusa”sfugge Renard, che tuttavia ammette che i Blues hanno avuto occasioni da rete. Per lui la colpa principale dei Bleues è altrove: “Ho letto alcune dichiarazioni in cui si menzionava l’aspetto mentale. Questa è la prima motivazione che ho fornito. Siamo troppo deboli mentalmente”.

Gli mancano alcuni giocatori francesi, “ma non tutti”

Dopo aver giocato per Zambia, Marocco e Arabia Saudita, Renard ha guidato per la prima volta una squadra femminile. “Forse sono stato meno duro, respira Fox. Non sono riuscito a raggiungere l’obiettivo, forse dovevo essere diverso. Non ero me stesso tutto il tempo. E per aggiungere che gli mancano i giocatori, “ma non tutto. Dato che a molti di loro non manco, è normale”.

Del resto, Renard lo vede piuttosto alla testa di una selezione maschile, con in mente il Mondiale 2026. A patto che non si trascini, altrimenti potrebbe tornare a prestare servizio in un club. “Nella mia mente, non mi prenderò un anno di pausa. A gennaio se non avrò la Nazionale cosa farò?si chiede il vincitore della Coppa d’Africa con lo Zambia nel 2012 e la Costa d’Avorio nel 2015.

-

PREV Per l’allenatore dei Glasgow Rangers l’OL è “un altro mondo”
NEXT “Troppe persone” lasciano la Red Bull