Questa domenica, nel pieno della riforma del diritto d’autore oltremanica, l’ex Beatle si è espresso chiedendo al governo laburista di proteggere meglio gli artisti dagli abusi dell’intelligenza artificiale.
Di Télérama, con AFP
Pubblicato il 26 gennaio 2025 alle 15:29
Aggiornato il 26 gennaio 2025 alle 15:32
UUna volta non è consuetudine, Sir Paul McCartney alza la voce. Domenica l’ex Beatle ha chiesto al governo britannico di fare meglio “proteggere” artisti contro l’intelligenza artificiale (AI), nel momento in cui l’Esecutivo sta valutando la riforma del diritto d’autore. Dice che teme che lo saranno i musicisti “spogliare”.
Intervistata dalla BBC, la star 82enne ha criticato il piano del governo laburista di introdurre modifiche alla legge sul copyright. Tra loro, “un’eccezione al diritto d’autore” addestrare modelli di intelligenza artificiale per scopi commerciali. Allo stesso tempo, il progetto offrirebbe ai creatori la possibilità di “riservano i loro diritti”.
Paul McCartney sostiene che con tale riforma gli artisti perderanno il controllo sulla loro produzione. Concretamente, assicura, “i giovani scriveranno una bella canzone ma non la possederanno”.
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Piro, “chiunque può farlo proprio. La verità è che i soldi andranno da qualche parte. Qualcuno verrà pagato, quindi perché non il ragazzo che ha scritto Ieri ? » E per aggiungere: “Se presenti un disegno di legge, assicurati di proteggere pensatori e artisti, altrimenti non li avrai dalla tua parte. Noi siamo il popolo, tu sei il governo. Dovresti proteggerci. E’ il tuo lavoro. »
Il governo ha detto che utilizzerà la sua consultazione, che durerà fino al 25 febbraio, per esplorare i punti principali del dibattito, incluso il modo in cui i creatori potranno concedere in licenza ed essere pagati per l’uso del loro materiale. Interrogata su questi progetti nel corso di un’intervista alla BBC, il ministro delle Finanze, Rachel Reeves, ha assicurato “voglio sostenere gli artisti” e fare tutto “in modo che il diritto d’autore sia rispettato”.
Nel novembre 2023, Sir McCartney e Ringo Star, un altro sopravvissuto dei Beatles, hanno utilizzato l’intelligenza artificiale per estrarre la voce di John Lennon da una vecchia canzone incompiuta, Di tanto in tanto. “Penso che l’intelligenza artificiale sia eccezionale e possa fare molte grandi cose”, Paul McCartney sfumato. Lei però “Non deve derubare i creatori. Non ha alcun senso.”
Deezer contro l’IA
Anche in Francia continua il dibattito sull’utilizzo dell’intelligenza artificiale nell’industria musicale. Deezer, la piattaforma di streaming francese, ha deciso di escludere i contenuti generati dall’intelligenza artificiale. “ I nostri team hanno sviluppato internamente, nel corso di un anno, uno strumento che rileva i brani creati dall’intelligenza artificiale. », – ovvero un titolo su dieci inviato ogni giorno su Deezer -, indicato in Alla Tribuna Domenica, questa domenica, Alexis Lanternier, il suo direttore generale.
Ciò, precisa, al fine di “ poter remunerare meglio gli artisti eliminando i contenuti parassiti ». « Vogliamo addirittura andare oltre nei mesi e negli anni a venire, continuando a sviluppare la marcatura dei contenuti interamente generati dall’intelligenza artificiale, in modo da escluderli dalle raccomandazioni algoritmiche ed editoriali. »