Raccontare i cambiamenti del nostro tempo attraverso 17 settori dell’economia: questa la sfida raccolta ogni anno da The DNA Business Trends Book. Analisi, approfondimenti, interviste… Per celebrare il suo sesto anniversario, portiamo questa formula in scena, alla Cité Internationale universitaire de Paris, il 30 gennaio 2025.
Ogni anno dal 2020, il DNA Business Trends Book ha analizzato 17 settori chiave dell’economia. Energia, salute, moda, lusso, casa, turismo, intrattenimento, mobilità, finanza, agroalimentare, bellezza, industria… Quest’anno vogliamo celebrare con voi questa sesta edizione, in occasione di un pomeriggio eccezionale alla Cité università internazionale di Parigi, 30 gennaio 2025 dalle 17:00 alle 19:30
Per questa edizione del 2025, abbiamo scelto di esplorare quella che chiamiamo “sindrome di Alice”: questa sensazione vertiginosa che i nostri parametri di riferimento individuali e collettivi – temporali, spaziali, identitari – siano distorti mentre la tecnologia offusca i confini tra il reale e il virtuale, l’umano e la macchina, la natura e la sua sintesi.
In un momento in cui la tecnologia sta ridefinendo le regole del gioco su scala globale, cosa sta diventando la sostanza delle nostre esperienze e quali sono i nuovi territori di valore associati? Dalla cultura di brillare al transumanesimo leggero, dalle piattaforme trionfanti alla broligarchia, dalla Chat GPT Therapy alla “ Il servizio come software », una conferenza di trenta minuti presentata da Carolina Tomaz, caporedattrice del Book of Business Trends, decifrerà i nostri paradossi contemporanei e analizzerà come le aziende e i mercati stanno affrontando due grandi cambiamenti: la distorsione dei modelli tradizionali e l’ultra- usi della trasformazione, in un mondo in piena riconfigurazione.
Ma il Libro delle Tendenze Aziendali comprende anche 25 interviste esclusive a personalità illuminanti. Una ricchezza inestimabile che intendiamo coltivare, mentre la società diventa ogni giorno più polarizzata. Avremo intenzione di prolungare questo dialogo sul palco con un programma di tavole rotonde, decisamente ancorate all’attualità.
Il primo sarà dedicato alla tecnologia: questo non sorprenderà nessuno. Dall’emergere dell’intelligenza artificiale generativa all’ascesa del libertarismo tecnologico, compresa la crisi della verità alimentata dai social network, i padroni della tecnologia digitale e delle “infrastrutture centrali” potrebbero finire per controllare le idee e le nostre democrazie. Guillaume Ledit, direttore editoriale di L’ADN Studio, ne parlerà con Audrey Herblin-Stoop, responsabile Affari pubblici e comunicazione di MistralAI, Chloé Ridel, eurodeputata e portavoce del Partito socialista, e Olivier Alexandre, sociologo, autore di Tecnologia, quando la Silicon Valley rifarà il mondo (Soglia).
E se tutto ciò in cui credevamo sul turismo fosse sbagliato? Tra la riabilitazione del turismo di massa e le domande sul reale impatto dei nostri viaggi cosiddetti “sostenibili”, il ricercatore e professore emerito Rémy Knafou, autore di Reinventing (really) Tourism – puting end to Sustainable Tourism (Éditions du Faubourg), il Il direttore dell’agenzia di viaggi Evaneos Aurélie Sandler e il filosofo e professore della ESCP Business School Benoît Heilbrunn pongono le domande rabbiose della nostra seconda tavola rotonda moderata dalla nostra giornalista Elsa Ferreira… L’obiettivo? Tracciare percorsi per un settore responsabile e allontanarsi dal consumo eccessivo in generale, in un momento in cui la transizione ecologica fatica a realizzarsi.
Infine, daremo il benvenuto a Nicolas Royer, produttore esecutivo di The Substance, il film evento della regista francese Coralie Fargeat che ha scosso Cannes e conquistato il successo internazionale. Scopriamo Demi Moore, invecchiata gloria televisiva, pronta a iniettarsi una sostanza misteriosa che promette di riscoprire la bellezza della sua giovinezza. Come e perché questa creazione francese è riuscita a raggiungere gli spettatori del Brasile, dell’Italia e perfino della Corea? Una conversazione condotta da Béatrice Sutter, direttrice editoriale de L’ADN, che non mancherà di porre la domanda che ci brucia sulle labbra: quanti litri di sangue avranno richiesto questa produzione che analizza, attraverso il cinema di genere, i problemi contemporanei che ci ossessionano ?
Vi aspettiamo nuovamente per presentare questo programma, una performance artistica unica e altre sorprese. Registrati velocemente!