9 nuove accuse aggiuntive contro l’Abbé Pierre

9 nuove accuse aggiuntive contro l’Abbé Pierre
9 nuove accuse aggiuntive contro l’Abbé Pierre
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Questo 13 gennaio 2025, un nuovo rapporto della società indipendente Egaé ha rivelato nove nuove testimonianze di violenza sessuale e stupro attribuite all’abate Pierre, avvenute tra gli anni ’60 e il 2000. Queste accuse si aggiungono a quelle già pubblicate nei rapporti precedenti, portando a 33 il numero totale delle testimonianze confermate. La maggioranza delle vittime sono donne, anche se una delle testimonianze riguarda uno stupro di un ragazzo minorenne. Il rapporto segue un’indagine condotta per conto di Emmaüs, volta ad esplorare le azioni dell’abate Pierre, un tempo venerato uomo di Chiesa.

Il rapporto di gennaio rivela alcune storie particolarmente commoventi. Tra le nuove vittime, Danièle, 73 anni, racconta di aver subito ripetute violenze sessuali da parte dell’Abbé Pierre durante una missione umanitaria in Bangladesh nel 1972. Riferisce toccamenti forzati e altri gesti inappropriati. Evoca anche un’atmosfera di manipolazione emotiva in cui l’abate Pierre, all’epoca sessantenne, cercava di sfruttare la sua vulnerabilità presentandosi come affetto da carenze emotive. Questo tipo di comportamento è ricorrente nelle testimonianze raccolte, con vittime spesso sotto influenza psicologica e non consenzienti.

Un clima di minaccia e di silenzio intorno alle vittime

Il rapporto evidenzia anche come l’Abbé Pierre sia riuscito a mantenere il silenzio sulle sue azioni. Molte vittime, dopo aver denunciato gli attacchi a chi li circondava, sono state ignorate o non credute. Alcuni hanno parlato di minacce dirette o di comportamenti intimidatori, che li hanno spinti a tacere. Questo clima di paura e di manipolazione permise all’Abbé Pierre di portare avanti la sua azione per diversi decenni senza che le autorità competenti intervenissero.

L’indagine condotta da Egaé rivela la portata degli atti riprovevoli dell’abate Pierre. Sebbene le nuove testimonianze riportino 33 vittime accertate, il rapporto sottolinea che sono pervenute altre testimonianze, anonime o incomplete, suggerendo che la realtà dei fatti potrebbe essere ancora più ampia. Il gruppo Egaé segnala che, sebbene il controllo incrociato dei fatti abbia permesso di convalidare una parte delle accuse, alcune vittime non hanno voluto testimoniare e altre sono morte. Il rapporto avverte quindi che la portata totale degli abusi commessi dall’Abbé Pierre potrebbe essere molto maggiore.

In seguito alla rivelazione di queste nuove testimonianze, Emmaüs, l’organizzazione fondata dall’Abbé Pierre, ha espresso pubbliche scuse per le azioni commesse da una figura di fiducia che ha tradito i suoi ideali e coloro che lo sostenevano. Il delegato generale di Emmaus International, Adrian Chaboche, ha affermato che l’organizzazione è pronta a prendere in considerazione un piano di risarcimento per le vittime, ma che un tale processo richiede tempo per essere strutturato in modo appropriato. Allo stesso tempo, è stata istituita una commissione indipendente per indagare sulle disfunzioni che hanno permesso all’Abbé Pierre di agire impunemente per più di 50 anni. Inoltre, la Conferenza episcopale di Francia ha annunciato la pubblicazione degli archivi riguardanti l’abate Pierre, per far luce su queste vicende.

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