le tragiche porte chiuse della Rivoluzione francese

le tragiche porte chiuse della Rivoluzione francese
le tragiche porte chiuse della Rivoluzione francese
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CRITICA – Il regista italiano Gianluca Jodice si è liberamente ispirato a Il diario di un servo della famiglia reale per costruire un film su questo episodio mai trattato prima al cinema.

Questo articolo proviene da Figaro Storia “Israele, nascita di una nazione”, il cui fascicolo centrale è dedicato alla genesi dello Stato ebraico.

Copertina di Storia di Figaro da dicembre 2024.
Le Figaro

La Rivoluzione francese è lungi dall’aver consegnato tutto alla settima arte. Concentrandosi sulla prigionia della famiglia reale al Tempio dal suo arrivo il 13 agosto 1792 fino all’esecuzione di Luigi XVI il 21 gennaio 1793, Il diluvio mette in luce uno dei suoi episodi mai trattati dal cinema. Il fatto è sorprendente, perché traspare subito il suo immenso potenziale cinematografico, tra porte chiuse e carattere drammatico. In ogni caso, non è sfuggito all’attenzione del regista italiano Gianluca Jodice, che si è liberamente ispirato al Journal du valet Cléry per costruire il suo film come tragedia in tre atti attorno alla coppia formata da Luigi XVI (Guillaume Canet) e Marie – Antonietta (Mélanie Laurent).

Nel primo atto, “Gli Dei”, il loro trono non sembra ancora del tutto rovesciato. Almeno la regina vuole crederlo…

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