Dopo il proliferare, negli anni 2010, delle fondazioni e dei fondi di dotazione per l’arte contemporanea, per alcuni l’entusiasmo ha lasciato il posto alle domande, mentre quelle più storiche stanno guadagnando slancio.
Già nel 2018, la chiusura della Maison rouge a Parigi segnò la fine di un’era – anche se la fondazione Antoine de Galbert continua ancora oggi a sostenere gli artisti attraverso l’assistenza ad acquisizioni, pubblicazioni o residenze. Da allora, abbiamo assistito alla messa in discussione, o addirittura al ritiro, di numerose fondazioni e fondi di dotazione (strutture giuridiche progettate sul modello delle fondazioni ma più flessibili e leggere) focalizzate sull’arte contemporanea. Una tendenza che segue il calo delle sponsorizzazioni culturali aziendali, come ricordato in un recente rapporto dell’Admical. La cultura non attrae più gli sponsor aziendali. Dopo dieci anni di attività, la Fondazione Thalie, a Bruxelles, ha annunciato che chiuderà i battenti nel 2025. Importante luogo di sostegno alla creazione contemporanea, la fondazione continua le sue attività filantropiche a favore dell’ecodesign. “L’arte contemporanea offre tantissime mostre e io ho fatto la mia parte in questi dieci anni di filantropiaspiega Nathalie Guiot, la sua fondatrice. La chiusura della fondazione non è tanto la fine quanto l’inizio di un nuovo capitolo di impegno, questa volta più imprenditoriale. »
L’anno precedente si era svolta anche l’ultima edizione del premio MAIF per la scultura, assegnato ad Arthur Hoffner. Istituito da 16 anni nel panorama del mecenatismo artistico, il premio, con la sua significativa dotazione di 40.000 euro, ha distinto Antoine Dorotte (2011) o Angelika Markul (2017). Ancora un applauso finale per il fondo di dotazione Emerige, che sospende il suo contributo Révélations a sostegno della creazione emergente lanciata nel 2014, ma progetta uno spazio espositivo sull’isola Seguin, a Boulogne-Billancourt, entro il 2026. “Una pausa mi è sembrata necessaria, in questa fase simbolica che è la 10e compleanno. Soprattutto perché ho notato un fenomeno che mi ha sorpreso e un po’ infastidito: alcuni artisti hanno iniziato ad avere pretese eccessive in termini di prezzo delle loro opere, del tutto fuori passo rispetto alla loro carriera. (…) Stiamo pensando a un altro modo per portare questo…