In parallelo al grande evento artistico nella capitale di Cuba, che si terrà da novembre 2024 ad aprile 2025, la mostra Alienazioni dei limiti affronta le questioni di genere in quest’isola caraibica che vive ancora sotto il giogo di un regime comunista.
In occasione della Biennale d’Arte dell’Avana, una sessantina di artisti cubani hanno unito le loro creazioni in una mostra collettiva per far sentire la loro voce. Attraverso le loro opere affrontano temi che segnano la loro vita quotidiana, come il femminicidio, la violenza, il razzismo e la lotta per accedere a spazi che spesso vengono loro rifiutati. Dipinti, sculture, fotografie, video e performance compongono la mostra Limitare le alienazioni (Alienations of Limits), che si svolge parallelamente al programma ufficiale della quindicesima edizione della Biennale, da novembre 2024 a febbraio 2025, all’Avana.
Tra le prime opere ad accogliere i visitatori nella grande sala espositiva c’è Rifiuto il silenzioun dipinto di Leyssy O’Farril. Quest’opera, che combina in particolare la bocca di un serpente e un clitoride, affronta direttamente le questioni di genere e di razzismo a Cuba. Accanto al passeggino della figlia, l’artista 33enne non nasconde le sue convinzioni: “Cuba è una società profondamente sessista, razzista in molti sensi e talvolta anche misogina”. Con i suoi dreadlock blu, lo afferma “le voci si sentono un po’ di più” denunciare il femminicidio, sottolineando che l’arrivo di Internet mobile nel 2019 ha reso questo problema molto più visibile. Le sue opere, intrise di messaggi forti, attaccano gli omicidi di donne, la violenza di genere e la pedofilia.
Censura artistica
Cuba, paese segnato dal regime comunista, ha introdotto leggi che garantiscono l’accesso universale all’istruzione e alla sanità. Già nel 1965 l’isola ha legalizzato l’aborto, ben prima di molti altri paesi, compresa l’America Latina. Tuttavia, le donne cubane continuano ad affrontare sfide significative quando si tratta di uguaglianza di genere. Nel 2023, sebbene il 70% dei cubani di età superiore ai 15 anni avesse un lavoro retribuito o fosse studente, solo il 45% delle donne si trovava in una situazione simile, secondo l’Osservatorio cubano per l’uguaglianza di genere. Inoltre, nello stesso anno, l’isola ha deplorato 60 femminicidi, collocando Cuba tra i paesi più colpiti dell’America Latina. Le donne cubane subiscono molte discriminazioni, soprattutto in ambito professionale. Associazioni femministe, come Ti credohanno elencato 89 femminicidi nel 2023, una cifra molto più alta di quella ufficiale. Questo clima di violenza di genere incoraggia molti artisti a esplorare le diverse forme di discriminazione e violenza che le donne devono affrontare.
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“Molti di questi artisti hanno avuto, in una certa misura, la propria esperienza o esperienza ravvicinata con la violenza, che non è solo fisica”spiega Alay Fuentes, storico dell’arte e curatore della mostra. “A volte la violenza di genere significa che non puoi denunciarla”sottolinea. In un gesto di sorellanza e sostegno reciproco, artisti affermati condividono lo spazio con creatori emergenti, così come con un artista censurato per aver osato sfidare le restrizioni imposte dal regime. Zaida del Rio, 70 anni, vincitrice del Premio Nazionale d’Arte nel 2023, presenta un’opera incentrata sul suo tema preferito, la donna uccello.
Lynn Cruz, 47 anni, partecipa a questo progetto con un video che parla della negazione del suo lavoro da parte delle autorità e della sua esclusione, secondo lei, dagli spazi culturali ufficiali. Il curatore della mostra, in assenza dell’artista attualmente all’estero, precisa che Cruz ha recentemente vinto un premio all’Amsterdam International Documentary Film Festival per il suo lavoro Cronaca dell’assurdo (Cronaca dell’assurdo), che ha coprodotto con il regista cubano Miguel Coyula.
Tra le fotografie presentate spiccano quelle di Maria Isabel Vida Winter, 40 anni, in particolare la sua serie Pangrattatoun’interpretazione intima di questo personaggio mitologico, che mette in scena utilizzando un filo. Il fotografo spiega: “Quante di noi donne non hanno subito discriminazioni o hanno dovuto lottare? Arriva un momento in cui devi rinascere per te stesso.”deplorando che a Cuba le donne siano ancora largamente sessualizzate.