Hugh Grant è un volto cult delle commedie romantiche, ma pensa che uno dei suoi ruoli da giovane protagonista fosse in realtà… un vero bastardo.
Oggi Hugh Grant è il nonno cattivo diEretico che, trasportato nelle sue contorte riflessioni sulla fede, ne farà vedere di tutti i colori a due giovani innocenti. Ma prima del film horror di Scott Beck e Bryan Woods, l'attore era particolarmente noto per essere stato, tra le altre cose, la cotta di queste donne sullo schermo negli anni '90 e all'inizio degli anni 2000.
Prima scelta giovane Quattro matrimoni e un funerale, Ragione e sentimenti, Il diario di Bridget Jones O Amore davveroè in particolare in Amore a prima vista a Notting Hilldove condivide il poster con Julia Roberts, che Hugh Grant ha fatto sognare un'intera generazione e che da sola ha incarnato un certo ideale di commedia romantica. Tuttavia, l'attore ora ammette di trovare il suo personaggio in questo film particolarmente spregevole, e non possiamo biasimarlo del tutto.
Hugh Grant, il cattivo delle commedie romantiche
Uscito nelle sale cinematografiche nel 1999, Amore a prima vista a Notting Hill è un film diretto da Roger Michell e soprattutto sceneggiato da Richard Curtis, papa della commedia romantica britannica al quale si devono anche le sceneggiature di Quattro matrimoni e un funerale, Il diario di Bridget Jones, Amore davvero, Buongiorno Inghilterra, Era ora, Mamma Mia! Ci risiamo et Ieri. Il tipo di persona che sa quali pulsanti premere per far bollire il cervello degli adolescenti e far sospirare il cuore degli adulti, insomma.
Con Amore a prima vista a Notting HillCurtis colpisce duro raccontando la storia di William Thacker (Hugh Grant), un timido libraio londinese che un giorno vede arrivare nel suo modesto negozio Anna Scott (Julia Roberts), una superstar di Hollywood, con la quale scambia un bacio inaspettato. Nasce così una storia d'amore, il cui ostacolo più grande sarà la fama internazionale di Anna.… Secondo l'attore, è soprattutto sotto questo aspetto che il suo personaggio, seppure così dolce e romantico, si rivela un vero mascalzone.
In questione: la scena in cui William apre la porta di casa sua dopo aver passato la notte con Anna, e quellasi ritrova ad affrontare un esercito di paparazzi. Sconcertato, chiude la porta ma lascia che sia Anna ad aprirla senza che lei sappia cosa c'è dietro, esponendolo all'orda di fotografi, e quindi ad uno scandalo da cui la sua carriera potrebbe non riprendersi. Un gesto imperdonabile per Grant, che lo ha spiegato nello show Selezione della scena Di Fiera della Vanità :
“Ogni volta che passo alla tv di casa, dopo qualche drink, e mi imbatto in questo film, mi dico “ma perché il mio personaggio non ha le palle?” […] C'è una scena nel film in cui [Anna] è a casa mia. I paparazzi suonano il campanello e mi sembra che lasci che lei mi passi accanto e apra la porta. È orribile.
Ed è vero che questo passaggio del film suona un po' così facilità di scrittura per mettere i personaggi di fronte a un nuovo ostacolo che farà avanzare la loro storia. Come può William, che il giorno prima ha accolto Anna in lacrime e già colpita da un altro scandalo rivelato dalla stampa, accontentarsi di un vago?Non lo aprirei se fossi in te” piuttosto che arrestare la giovane donna? Può il semplice effetto sorpresa spiegare la sua goffaggine? Non secondo Hugh Grant, e chiaramente non secondo i suoi compagni in città:
“Non ho mai avuto una ragazza, e questo vale anche per mia moglie oggi, che non mi ha detto: 'Perché diavolo non l'hai fermata? Qual è il tuo problema?” […] E non ho davvero una risposta a questa domanda, è così che è stato scritto il mio personaggio. E lo trovo davvero spregevole”.
Abbastanza per offuscare un po' l'immagine del giovane William Thacker, un eroe cult della commedia romantica incapace di compiere un semplice gesto per proteggere la reputazione della sua dolce metà. E se ami Hugh Grant che interpreta i bastardi, è il protagonista del film horror Eretico dal 27 novembre