Carla Bruni-Sarkozy, convocata per il caso Takieddine, rischia il rinvio a giudizio

Carla Bruni-Sarkozy, convocata per il caso Takieddine, rischia il rinvio a giudizio
Carla Bruni-Sarkozy, convocata per il caso Takieddine, rischia il rinvio a giudizio
-
LUDOVIC MARIN/AFP Nicolas Sarkozy e la moglie Carla Bruni-Sarkozy, qui in foto all’Eliseo durante la cena di Stato con Joe Biden, 8 giugno 2024

LUDOVIC MARIN/AFP

Nicolas Sarkozy e la moglie Carla Bruni-Sarkozy, qui in foto all’Eliseo durante la cena di Stato con Joe Biden, 8 giugno 2024

GIUSTIZIA – Carla Bruni-Sarkozy è convocata per possibile rinvio a giudizio nell’ambito dell’indagine sulla ritrattazione del 2020 dell’intermediario Ziad Takieddine, che accusò il marito Nicolas Sarkozy di aver finanziato la sua campagna presidenziale del 2007 con fondi libici.

Secondo una fonte vicina al caso all’AFP questo sabato 29 giugno, la modella e cantante rischia di essere processata per occultamento di falsificazione di testimoni, associazione a delinquere finalizzata alla preparazione di un processo fraudolento in una banda organizzata e allo scopo di corruzione della magistratura libanese. personale.

Da questo interrogatorio, di cui non è stata precisata la data, Carla Bruni-Sarkozy potrebbe uscire incriminata o nella più favorevole qualifica di testimone assistito.

L’indagine giudiziaria aperta nel maggio 2021 esamina il possibile tentativo da parte di una dozzina di protagonisti di questo caso di ingannare la giustizia francese nel caso libico, la maggior parte del quale sarà giudicata all’inizio del 2025.

L’ex presidente è stato incriminato in ottobre, sospettato di aver approvato queste manovre. Ad aprile, i suoi avvocati hanno presentato una mozione per annullare questa misura e, recentemente, una richiesta per disorientare le indagini.

Sua moglie è già stata interrogata due volte dagli investigatori dell’Ufficio centrale per la lotta alla corruzione e ai reati finanziari e fiscali (OCLCIFF): prima come testimone nel giugno 2023, poi come sospettata all’inizio di maggio.

Il telefono di Carla Bruni

Recentemente, secondo elementi dell’indagine di cui l’AFP era a conoscenza e in parte rivelati da Le Parisien, si tratta di un telefono dell’ex sacerdotessa paparazzi, «Mimì» Sotto accusa anche Marchand (vero nome Michèle Marchand), che ha aggravato le accuse contro l’artista 56enne.

Il giudice istruttore incaricato del caso ritiene di aver trovato prove dell’utilizzo di una linea telefonica nascosta da parte di Michèle Marchand, cosa che lei contesta.

All’inizio di dicembre 2019, Carla Bruni-Sarkozy si è rivolta al suo specialista informatico “una nuova linea completamente scollegata dal resto”. Sottoscrive questo abbonamento a suo nome lo stesso mese.

Per il giudice Mimi Marchand avrebbe inviato messaggi tramite questo cellulare all’ex coppia presidenziale.

Uno di essi sembra dimostrare che l’ex First Lady è stata informata in anticipo del viaggio di Michèle Marchand a Beirut a metà ottobre 2020 per la famosa intervista in cui Ziad Takieddine ha ritrattato, forse dietro compenso.

Carla Bruni-Sarkozy in precedenza aveva affermato di esserne venuta a conoscenza solo al momento della pubblicazione dell’intervista, l’11 novembre 2020.

Interrogato l’avvocato del cantante, Me Paul Mallet, non ha risposto all’AFP.

Vedi anche su HuffPost:

La lettura di questo contenuto potrebbe comportare l’inserimento di cookie da parte dell’operatore terzo che lo ospita. Tenendo conto delle scelte che hai espresso riguardo al deposito dei cookie, abbiamo bloccato la visualizzazione di questo contenuto. Se desideri accedervi devi accettare la categoria di cookie “Contenuti di terze parti” cliccando sul pulsante sottostante.

Riproduci video

-

PREV Escluso. Questo lodevole motivo per cui Jocelyne Béroard, del gruppo di Kassav, si rifiutò inizialmente di portare la fiamma olimpica
NEXT Il controtenore Arnaud Gluck canta a Limoges