Tinariwen, Souad Massi, Oum, Amine Radi, Raïna Raï, Mouss & Hakim… i 19 Arabesques saranno caldi!

Tinariwen, Souad Massi, Oum, Amine Radi, Raïna Raï, Mouss & Hakim… i 19 Arabesques saranno caldi!
Tinariwen, Souad Massi, Oum, Amine Radi, Raïna Raï, Mouss & Hakim… i 19 Arabesques saranno caldi!
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Dal 10 al 22 settembre si svolgerà a Montpellier la XIX edizione degli incontri delle arti e delle culture del mondo arabo.

Mentre inizia la dirittura d’arrivo prima del primo turno delle elezioni legislative anticipate, il ritorno a scuola a settembre non è mai sembrato così lontano e, peggio ancora, incerto. Siamo quindi grati ad Arabesques, per il semplice fatto di condividere la programmazione della sua 19a edizione dal 10 al 22 settembre, per avergli dato, in questo inizio di anno scolastico, una certezza, festosa, impegnata dalla parte della gioia, dell’arte e amore, e aperto agli altri. Ammettiamolo, l’orizzonte autunnale ha un altro volto così, anzi ci sorride!

Donne ed emergenza

Non è una novità ma comunque felice, il festival metterà in risalto le donne con la cantante tunisina Ghalia Benali (10/09), il quintetto persiano Atine (11/09), la pop star marocchina Oum (13/09), il folk franco-algerino la cantante Souad Massi (20/09) e il gruppo rock psiche-gnaoua Bab L’Bluz (22/09). È ugualmente preoccupato dell’emergere, invitando talenti della regione (Adil Smaâli, Selim, Aziz Konkrite) o della scena nazionale (Sarab, Benzine, Sami Galbi).

Per quanto riguarda i grandi nomi (oltre a quelli delle dive sopra citate, ovviamente), possiamo dondolarci al suono del blues elettrico tuareg dei Tinariwen, in gran forma ultimamente (09/13); rannicchiarsi dalle risate in compagnia di Amine Radi (15/09), Akim Omiri (21/09) e Djamil le Shlag (22/09); apprezzare la profondità filosofica del dialogo tra Serge Teyssot-Gay e Khaled AlJaramani (15/09); mettere alla prova la forza delle nostre schiene con i successi di Raïna Raï (21/09) e rallegrarci con le canzoni fraterne di Mouss & Hakim (22/09).

Un focus sugli artisti palestinesi

Naturalmente impegnato con gli artisti e gli attori culturali del mondo arabo, Arabesques quest’anno ha voluto onorare in particolare i palestinesi. La XIX edizione propone quindi un focus “C’era una volta in Palestina” che si snoda tra una tavola rotonda, l’invito di un poeta, una mostra su Betlemme allestita nella medina del Domaine d’O e una panoramica sulla nuova scena musicale (in collaborazione con Jafra Productions con cui il festival stringe un’amicizia duratura). Sette gruppi sono invitati a presentare le loro creazioni: 47Soul, Kamilya Jubran, Bashar Murad, Rasha Nahas, Isam Elias, Tareq Abbouchi e Faris Isha. Concentrati sulla vitalità, piuttosto che sul destino: non vediamo un modo migliore per affrontare il futuro!

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