Nel video – Chi possiede i diritti sulla nostra voce?

Nel video – Chi possiede i diritti sulla nostra voce?
Nel video – Chi possiede i diritti sulla nostra voce?
-

Pubblicato il 14 giugno 2024 alle 15:47 / Modificato il 14 giugno 2024 alle 18:13

“La voce di Sky non è in alcun modo un’imitazione di quella di Scarlett Johansson.” L’azienda americana OpenAI, editrice di ChatGPT e quindi del suo assistente vocale Sky, non ha tardato a reagire quando Scarlett Johansson ha affermato che la voce del robot interattivo era basata sulla sua.

“In un momento in cui siamo tutti alle prese deepfake e la protezione della nostra immagine, del nostro lavoro, della nostra identità, penso che queste questioni meritino assoluta chiarezza”, ha lamentato Scarlett Johansson, dicendo che stava aspettando “con impazienza” “una legislazione adeguata per contribuire a garantire la protezione dei diritti individuali.

La voce di Scarlett Johansson è libera da ogni trasparenza? Per quanto riguarda la tutela del diritto d’autore no, dice Sabrina Konrad, specialista in queste materie presso l’Istituto federale della proprietà intellettuale. Il motivo: “Questa controversia non riguarda un’esibizione di Johansson, ma il presunto utilizzo della sua voce o di una copia della sua voce”. In questo contesto, Yaniv Benhamou, esperto in protezione dei dati e proprietà intellettuale, precisa: “La voce è un attributo della personalità, è quindi protetta. Ma bisogna distinguere la tutela della personalità (che riguarda la voce, l’immagine o qualsiasi altro attributo della persona) dalla tutela del diritto d’autore (che riguarda le sue creazioni artistiche)”.

Leggi anche: Scarlett Johansson accusa OpenAI di copiare la sua voce per ChatGPT

Tali questioni rientrano quindi nel diritto civile. Come il resto dei nostri dati personali, la voce è protetta dall’articolo 28 del Codice civile e dalle leggi sulla protezione dei dati personali (GDPR in Europa e LPD in Svizzera), ricorda Yaniv Benhamou. Per quanto riguarda l’intelligenza artificiale generativa aggiunge un’importante precisazione:

“Il caso Johansson è un caso pratico di dati utilizzati senza autorizzazione”, conclude.

-

PREV Stasera in tv: il capolavoro di Kubrick compie 53 anni e non ha perso nulla della sua potenza – Notizie Cinema
NEXT Novità da Kendji Girac: infortunio, indagini e ritorno in scena