un festival accessibile per ripensare la violenza

un festival accessibile per ripensare la violenza
un festival accessibile per ripensare la violenza
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Dal 14 giugno al 6 luglio 2024, il Festival di Marsiglia propone 24 spettacoli per “rappresentare la violenza e metterla a distanza”. Un evento fruibile grazie ad audiodescrizioni e suggeritori di immagini, che mira a “connettere le persone”.

Di Héloïse Drouet

In una situazione attuale costellata di conflitti, il Festival di Marsiglia propone, dal 14 giugno al 6 luglio 2024, 24 spettacoli per ripensare l’espressione di questa violenza attraverso l’arte e la danza. Un evento accessibile alle persone con disabilità grazie ad audiodescrizioni, suggeritori di immagini e persino giubbotti vibranti.

18 luoghi unici

Palchi teatrali nell’arcipelago del Frioul, per un’opera marittima affacciata sulla seconda città di Francia, passando per parchi e terre desolate… 18 luoghi unici ospiteranno spettacoli di danza e performance ma anche laboratori e proiezioni dai quattro angoli del mondo. Il coreografo israeliano Emanuel Gat presenterà Freedom Sonata, la sua nuova creazione e prima opera marsigliese, come un’ode sensibile e luminosa alla sua città ospitante e alla cultura mediterranea. Riconosciuto in tutto il mondo dopo i suoi 30 anni di carriera che festeggia quest’anno, è noto anche per le sue posizioni di critica alla politica israeliana nei confronti dei palestinesi. Durante lo spettacolo Story Water al festival di Avignone nel 2018, ha proiettato statistiche sulla situazione a Gaza.

Coreografi e ballerini da tutto il mondo

Nel cartellone figurano anche i coreografi sudafricani Robyn Orlin, Botis Seva e Nivine Kallas dal Libano, nonché i coreografi e ballerini belgi Anne Teresa de Keersmaeker e Radouan Mriziga. Ogni anno, uno spettacolo “trabocca” coinvolgendo gli abitanti di Marsiglia, spiega anche Marie Didier, direttrice del Festival di Marsiglia dal 2022. Per questa edizione 2024, Maryam Kaba, ballerina, coreografa e attivista franco-ivoriana, e Marie Kock, giornalista e autore, presentano Joie UltraLucide. Sul palco, venti donne di età, cultura e provenienza diverse, che si sono incontrate presso la Casa delle Donne, rifugio per persone vulnerabili e vittime di violenza, liberano il loro corpo e la loro parola.

Mettere a bada la violenza

Un altro momento clou del festival: la prima rappresentazione dello spettacolo a Marsiglia L’età dei contenuti di (La)Horde, il balletto nazionale della città e collettivo che ha contribuito, tra le altre cose, al Celebration Tour di Madonna lo scorso anno. Mettono in discussione la danza nell’era di Internet e in particolare tutti i flussi di immagini, suoni, movimenti e contenuti che ci attraversano ogni giorno e ovunque. Ciò che risalta nella programmazione del festival è “come, in un mondo violento, gli artisti trovano attraverso l’arte strumenti e veicoli per rappresentare la violenza e allontanarla”dichiara alAFP Marie Didier, direttrice del festival.

Biglietti a basso prezzo

Per essere accessibile a quante più persone possibile in una città dove il tasso di povertà supera il 50% in alcuni quartieri, il festival applica un prezzo molto basso per i biglietti (10 euro) con riduzioni di 5 euro per studenti e minori di 12 anni, e offerte biglietti a un euro tramite i partner di biglietteria solidale. “La specificità del festival è cercare di connettere le persone, quelle che vengono da molto lontano e quelle che sono qui, quelle che sono lontane dai palchi e quelle per le quali è anche la loro vita quotidiana essere in tutta la città connette le persone all’arte, i progetti arrivano vicino a casa”, sottolinea Marie Didier.

Scopri il programma completo su Sito web del Festival di Marsiglia.

© Sito web del Festival di Marsiglia

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