l’essenziale
Fiera dei collezionisti. Un solo giorno: questo lunedì. Una città: Cahors. Un unico obiettivo per gli appassionati di fumetti e libri per bambini: ritrovare le prime edizioni, necessariamente rare, delle avventure di Rahan, in particolare quella intitolata “L’oeil bleue”, così come la “Martine petite Maman”, ma anche Lucky Luke e il vecchio Tintin, anche con le pagine ingiallite dal tempo. Perle rare oggettive. Chi ha vinto la luna?
Sessanta espositori hanno teso le braccia, questo lunedì, agli amanti delle vecchie cartoline, dei fumetti di ieri e di oggi, ma soprattutto dell’anteguerra, delle auto in miniatura senza dimenticare i vecchi giocattoli, le figurine degli eroi dei fumetti e altri tesori che molti hanno avuto il piacere di ritrovare nella loro soffitta, nella loro cantina o in forzieri di cui avevano smarrito la chiave.
“Rahan, è tutta la mia giovinezza”
La fiera del collezionismo è un po’ la chiave di tutte le libertà. Innanzitutto la libertà di innamorarsi dell’oggetto, del libro di fiabe, della miniatura su ruote offerta dal papà che ha cullato la tenera età. La nostalgia non ha prezzo per Stéphane alla continua ricerca di un’avventura di Rahan, soprannominato il figlio delle epoche feroci, eroe della preistoria e un po’ della storia di Stéphane.
“Rahan, è tutta la mia giovinezza. Mi sono abbonato a questo fumetto quando sono usciti gli album bimestrali. Ho venduto tutto. Sono ancora pieno di rimpianti, perché da adulti vogliamo ritrovare certi ricordi, toccarli rileggendo questi bellissimi storie. L’occhio azzurro non si trova nella prima edizione in un album in buone condizioni, non strappato e con tutte le sue pagine. È una storia che ha avuto un grande impatto su di me perché credevo che, in essa, Rahan sarebbe morto. Per fortuna non è morto”, ha detto, ancora con un sospiro di sollievo, 40 anni dopo.
“La passione non ha prezzo”
No, Rahan non è morto. Né l’ardore di questo collezionista pronto a tutto e a ogni spesa pur di mettere le mani sull’avventura che tanto cerca. Lui si rifiuta di abdicare e comunica la cifra che può spendere: “Sapete, le passioni non hanno prezzo. Il Rahan che cerco può arrivare fino a 200 euro”.
Sandrine, sua moglie, condivide lo stesso entusiasmo. Senza mostrare la determinazione del marito, cerca il libro “Martine Petite Maman” nell’edizione originale, che manca nel salone di Cahors. “Ho sempre amato le illustrazioni di queste bellissime storie. Sto gradualmente ricostruendo la mia collezione. Mia madre me ne ha regalate alcune quando ero piccola. Ho l’edizione originale. Ecco perché voglio trovare il libro che mi interessa nello stesso punto, la mia intenzione è regalarlo a mia figlia come mia madre ha fatto per me. È molto simbolico perché questa Martine è stata la mia prima.
Pietre, vino d’annata 1947, orologi da tasca del 1900 e un libro di Don Chisciotte nella top 4 della mostra
Se le prime edizioni di Rahan e Martine, che hanno affascinato e portato in viaggio i teenager degli anni ’70 e ’80, costituiscono dei gioielli rari e introvabili in fiera, altri tre gioielli molto ambiti hanno fatto alzare gli occhi al pubblico.
Queste tre perle della mostra sono le pietre preziose, gli orologi da tasca presentati da Michel Dupas e le bottiglie di vino rosso bordolese, annata 1947, ancora avvolte da un po’ di polvere della loro cantina.
A parte gli orologi che possono raggiungere cifre importanti, le pietre rare come una bellissima calcite a 80 euro e le bottiglie a 10 euro non hanno mandato nel panico i banconi, ma sono comunque da classificare tra i quattro oggetti più attraenti del salotto.
Gustave Doré vale tanto oro quanto pesa
Aggiungiamo a queste tre meraviglie un magnifico libro proveniente dalla collezione di opere d’arte e di antiquariato di Il piccolo bookmakera Cahors: Il famoso Don Chisciotte di Cervantes, con disegni di Gustave Doré a caro prezzo ma sempre accessibili. Oro di cui non diremo il prezzo, ma per il quale immaginiamo che i collezionisti più accaniti sapranno trovare le risorse per appropriarsi di questo tesoro. A meno che non riservino il loro budget per “L’occhio azzurro” di quello che noi chiamavamo “capelli di fuoco” alias Rahan.