la risposta surreale del ministro

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Anne Genetet, le 6 novembre

© Gabrielle CEZARD/SIPA

Il 25 settembre, durante una trasmissione del media Tocsin, Sophie Audugé, direttrice generale dell’associazione SOS Éducation, ha spiegato che stava inviando una lettera al primo ministro Michel Barnier e ai ministri degli Interni, “L’Istruzione e la Cultura Nazionale a denunciare il “contenuti pornografici e psicologicamente pericolosi” Di Club dei bambini perdutidi Rebecca Lighieri (edizioni POL, agosto 2024), in corsa per il Premio Goncourt 2024 riservato agli studenti delle scuole superiori.

Numerosi deputati, legati a Marion Maréchal, hanno scritto anche al ministro dell’Istruzione nazionale, Anne Genetet, spiegando che “in quanto organizzatore dell’evento, (il ministero) avrebbe dovuto opporsi alla comparsa di un’opera del genere nell’elenco delle letture destinate a un pubblico minorenne di età compresa tra i 15 e i 17 anni. » E per aggiungere: “Vi chiediamo, a nome dei tanti genitori degli studenti che ci hanno contattato, di rimuovere immediatamente quest’opera dalla bibliografia presentata agli studenti delle scuole superiori, e di avviare un’indagine interna per far luce sulle circostanze che hanno consentito tale diffusione . »

Il resto dopo questo annuncio

Il ministro ha risposto, eludendo la domanda, e rispondendo a fianco: “Comprendo perfettamente la vostra preoccupazione, e volevo fornirvi alcuni chiarimenti (…) Prima e durante la lettura delle opere, i docenti affiancano gli studenti che partecipano al Prix Goncourt des lycéens attraverso un rigoroso lavoro di preparazione e discussione”. “La mediazione degli insegnanti è fondamentale e continua (…) Se gli studenti esprimono il desiderio di non leggere l’opera, hanno tutto il diritto di farlo. »

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